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Nel pomeriggio di sabato in piazza Umberto I ha avuto luogo una manifestazione delle Mascherine Tricolori: l’iniziativa - che è avvenuta in contemporanea su oltre 60 piazze di tutta Italia - si è svolta nel rispetto da parte dei presenti delle norme antiCovid sul distanziamento e in assoluto silenzio. Durante i pochi minuti dell’azione uno solo dei manifestanti, munito di megafono, ha letto un messaggio indirizzato al governo e fortemente critico nei confronti di Conte, reo di aver messo in campo insufficienti strumenti per fronteggiare la grave crisi economica e sociale indotta dal Corona virus.
Dalla pagina Facebook ufficiale della manifestazione è possibile leggere il messaggio che parla di “protesta pacifica ma determinata [...] con la ferma volontà di non mettere a rischio la salute di nessuno”. Nel messaggio si legge inoltre che l’intenzione è stata quella di “compiere un atto di libertà” e dimostrare che l’attuale situazione è “figlia degli errori di chi governa, non certo dei cittadini, che fino ad oggi si sono comportati in maniera esemplare”. Nella parte finale le Mascherine Tricolori, richiamando la necessità di non far fallire l’Italia e non causare la rovina di milioni di famiglie, disoccupati ed imprenditori, annunciano che “combatteremo per difendere il futuro dell’Italia. La parola deve tornare al popolo, non siamo noi gli untori! Nonostante la repressione e i divieti, noi manifesteremo. E’ un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere. Ribellarsi oggi significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio. Viva la libertà! Viva l’Italia!”
La manifestazione di sabato - che si preannuncia come la prima di una serie - è destinata a far parlare di sè e ha già suscitato grande attenzione da parte dei cittadini che si chiedono se da essa possa nascere un movimento capace di reclamare ed ottenere sostanziali cambiamenti.