C'è la bimba che ha dedicato la favola alla maestra, una zia di Londra ai nipoti che vivono in Italia, un'anziana signora alla sua amica ottantenne che non vede da settimane, una baby sitter alla bambina che accudiva prima del COVID: Tante le dediche dalla zona rossa della Val Fino e dai genitori ai figli lontani a causa della quarantena. Dopo Lectus Home (oltre 100 videoletture da tutta Italia per venti giorni) e raccogliendo il testimone dall'associazione Medem, compagnia teatrale di Città del Castello (Perugia) Lectus Vox Populi ha celebrato il centenario di Gianni Rodari interpretando al telefono le sue favole (dal 16 al 26 aprile).
"Favole al telefono" è un pilastro della letteratura per l'infanzia, tradotto in tutto il mondo, porta l'inconfondibile segno dell'autore, del suo umorismo estroso, surreale e irresistibile. Una raccolta di fiabe e raccontini che un papà commesso viaggiatore narra ogni sera alla sua bambina dai più diversi “Alberghi Commercio” della penisola.
In tanti hanno raccolto l'appello di Lectus che anche in questa esperienza ha potuto contare sulla "voce" di appassionati lettori/ci e di attori professionisti: Viviana Casadio, Renato Pisciella, Marina De Carolis (Associazione Gli Sbandati Teatro); Tania Bonnici Castelli, Maria Rita Piersanti (giornaliste) Donato Di Pasquale (insegnante, operatore culturale) Roberto Di Donato (attore) , Dimitri Bosi (Biblioteca Delfico) , Evelina Frisa (giornalista), Mauro Di Girolamo (Spazio tre), Marco Mario De Notaris (attore napoletano), Mirko Revojera e Simone Marcelli, (attori umbri); Anna Amato, Anna Di Monte, Francesca De Gregoris, Paola Cipriani, Rosaria Maggi (Teramo Children); Erika di Silvestre.
A coordinare e incrociare richieste e lettori Erika Di Silvestre, teramana trapiantata in Umbria, divulgatrice scientifica e operatrice culturale con la passione per i bambini, il teatro e la lettura: " Il progetto nasce dalla compagnia teatrale Medem di Città di Castello in Umbria nei delicati giorni in cui il Covid ha obbligato tutta Italia a rimanere in casa e rientra nei festeggiamenti del centenario della nascita di Rodari - dichiara - diverse associazioni in altre regioni hanno aderito tramite un passa parola. Sono nate delle collaborazioni che stanno permettendo al progetto di viaggiare oltre i confini e le distanze: è persino arrivato in Francia, potere del passaparola, anche per me è stato così, grazie a Mirko Revojera, un narrastorie da scoprire".
"Lectus ha incrociato le voci dei lettori con quelle degli ascoltatori che in questo caso provenivano dalle case: ci siamo entrati in punta di piedi e oltre che raccontare abbiamo ascoltato: frammenti di solitudine, commozione, in qualche caso la paura e l'angoscia per la quarantena, per il futuro - commentano Renato Pilogallo e Pina Manente, rispettivamente direttore artistico e curatrice di Lectus Vox Populi - un grazie immenso a Erika e ai lettori, una esperienza che stiamo elaborando per capire dove portare questo piccolo, ulteriore scrigno di cultura sociale, di relazione, di interazione che sono poi da sempre i pilastri di Lectus. Privati dei luoghi, per ora inaccessibili, continuiamo a leggere e ad ascoltare. Ancora una volta abbiamo incluso, lavorando con altre associazioni, raccogliendo altre esperienze. Adesso ci prepariamo all'estate, quando le città saranno piene di persone che non andranno in vacanza e povere di manifestazioni che non si sono potute programmare e realizzare. Noi ci saremo. Nelle piazze, distanziati, Lectus farà di nuovo ascoltare la propria voce".
In media le dediche sono state rivolte ad una fascia di età fra i 5 e i 9 anni ma non sono mancate le eccezioni (nemmeno poche) di chi ha dedicato una favola di Rodari a figli adulti, fratelli, amici lontani, nonne e nonni. La maggior parte delle prenotazioni sono arrivate dalla provincia di Teramo (tante dalla zona rossa della Val Fino) e poi dall'Emilia, dalla Campania, dall'Umbria, da Roma. La vera sorpresa le richieste arrivate dalla Spagna, dalla Francia e dall'Inghilterra. L'esperienza della lettura è stata arricchita dai disegni che i bambini hanno regalato a Lectus e alle voci narranti: tanti e molto belli.