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torredelcerrano fv1 1024x576L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano invita i proprietari di cani a rispettare le regole stabilite dalle normative del parco. Infatti, anche per il 2020, come ogni anno, la circolazione di cani in spiaggia, nel territorio dell’AMP, sia essa libera o al guinzaglio, è VIETATA dal 1° marzo al 30 luglio.
Tuttavia, la presenza di questi animali d’affezione è consentita all’interno delle concessioni demaniali gestite che accettano animali, seguendo le attuali disposizioni di legge per il rispetto degli animali. Inoltre, ne è consentito il passeggio al guinzaglio lungo i percorsi dedicati a bordo-pineta e nei viali d’accesso agli stabilimenti balneari.
Il divieto risponde alla necessità di tutelare la biodiversità dell’area e salvaguardare il periodo di nidificazione e di cova del Fratino(Charadrius alexandrinus), trampoliere protetto che nidifica nell’AMP ma anche lungo tutta la costa adriatica. Al divieto assoluto all’interno dell’area protetta (tratto di costa tra il Torrente Calvano a Pineto fino a Piazza Aldo Moro a Silvi) si accompagna, infatti, l’invito di tenere perlomeno al guinzaglio i propri cani nel periodo primaverile su qualunque spiaggia.
La specie è tutelata dall’Allegato 2 della Convenzione di Berna – Convenzione sulla conservazione della vita selvatica dell’ambiente naturale in Europa, inerente le specie faunistiche rigorosamente protette, dall’Allegato 2 della Convenzione di Bonn, Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie appartenenti alla fauna selvatica, inerente le specie in cattivo stato di conservazione e, infine, è inserita nell’Allegato 1 come “specie particolarmente protetta” della Direttiva CEE 79/409 “Uccelli”, che identifica i siti della rete Natura 2000 in Europa, di cui l’AMP Torre del Cerrano è parte integrante come SIC IT7120215. La minaccia più grande per la conservazione di questo raro uccello è rappresentata dalla  distruzione e manomissione dell’ambiente dunale e di spiaggia, operata dai mezzi di pulizia meccanica, dalla predazione operata sui nidiacei dai ratti, da alcune specie di corvidi e, infine, non ultimo, l’eccessivo disturbo antropico. La presenza costante di  persone lungo le spiagge in primavera crea un forte disturbo durante la cova da parte dell’uomo, ma la situazione peggiore si viene a creare con i cani presenti sulle spiagge, che da animali predatori quali sono costituiscono una fonte di allarme per i Fratini in cova costringendoli all’abbandono del nido.