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Stato di agitazione a livello nazionale ed anche a Teramo dei  lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura italiana, riuniti in un Coordinamento nazionale di realtà, collettivi e movimenti autonomi indipendenti, che si riconoscono negli art. 4, 9 e 33 della Costituzione Italiana, nella cultura etica del lavoro, nei suoi doveri e nei suoi diritti. 

 Dicono gli artistiche: «Il 19/05/2020 abbiamo inviato il Documento Emergenza alle Istituzioni, chiedendo espressamente di essere ricevuti con urgenza entro il 30/05/2020, per discutere su:
 
• Un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza, salvaguardando i rapporti di lavoro in atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza di ministeri e INPS;
• Un tavolo di confronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, che abbia come priorità: salute per lavoratori, lavoratrici e pubblico; protocolli di sicurezza; finanziamenti pubblici; strumenti di riforma, sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica.
 
 
 Qualora non ricevessimo risposta, preannunciamo la proclamazione di uno stato di agitazione permanente, con Manifestazioni unitarie nelle principali piazze italiane, fino allo sciopero di tutto il comparto e di tutte le azioni che riterremo più opportune. 
 
Partecipare all'evento vuol dire partecipare in forma simbolica ad una grande mobilitazione nazionale per la Cultura, per ribadire tutte e tutti insieme che nei processi di ricostruzione il ruolo della Cultura è sempre stato fondamentale. 
 
 
La Cultura è un bene comune, vogliamo ribadirlo in questa manifestazione di piazza territoriale, pronti, quando sarà possibile, a scendere tutte e tutti insieme in una grande piazza nazionale».

E ieri pomeriggio diversi artisti, tra i quali: Giacinto Palmarini, referente per Teramo della mobilitazione ed attore per il teatro Stabile di Napoli e Serena Mattace Raso, Erika Di Silvestre, Gabriel Ciarelli, i musicisti Paolo Di Sabatino e Martin Diaz, il disegnatore Carmine Di Giandomenico, il regista Silvio Araclio, lo scrittore Massimo Ridolfi, il curatore di Lectus Renato Pilogallo, la presidente Acs Amelia Gattone, il presidente di Teramo Nostra Piero Chiarini,  Luciano Di Matteo (circolo Arci Osirisica), Renato Pisciella (compagnia Gli Sbandati), Roberta Cipollone (Rospo Rosso, Campli), Massimiliano D'Aloiso (La Meccanica delle Tende, Roseto). I tanti problemi come il bonus di 600 euro e poi la mancata ripartenza per un settore orami in ginocchio. A Teramo è saltato il MaggioFest.

Presente anche la politica cittadina: c'era Luca Pilotti, il Sindaco, l'assessore alla cultura Andrea Core.

Teramo intanto si prepara e per la ripresa dell'attività all'aperto saranno utilizzati spazi come: il Parco fluviale e teatro di Campo Boario, ma anche l'ex carcere Sant'Agostino, il giardino del Regina Margherita, il giardino Asl in corso Porta Romana.

Il Comune ricorda poi che Arca e sala espositiva di via Palma sono gratuiti per tutti.

 Tra una settimana ci sarà un incontro al Parco della Scienza con le associazioni per programmare con il Comune luoghi e modi per la ripartenza.