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Questa mattina il WWF Teramo ha celebrato la Giornata Mondiale per l’Ambiente dando un segnale di rinascita con la piantumazione di due giovani alberi di pero nell’area del laghetto del Parco fluviale del Vezzola. Un gesto simbolico, organizzato grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale, rappresentata dagli assessori Martina Maranella e Valdo Di Bonaventura, e alla presenza degli uomini del Comando di Teramo dei Carabinieri-Forestali, per ricordare a tutti quanto sia importante prendersi cura del nostro Pianeta.

Ora che finalmente la pandemia sta rallentando è arrivato il momento di riflettere. La scienza ha confermato come la diffusione di questo virus sia direttamente e indirettamente collegata ad un rapporto “malato” con la natura, caratterizzato da deforestazione, modelli di produzione e di consumo insostenibili, commercio illegale di animali selvatici, a cui si aggiungono cambiamenti climatici e perdita di biodiversità.

Il WWF ha scelto di piantare due giovani alberi da frutto, belli come quelli ornamentali, ma utili anche per la fauna che si potrà cibare dei loro frutti.

Una scelta che è anche dettata dal voler ricordare la storia di Teramo. Lungo le sponde del Vezzola negli anni passati, infatti, erano stati creati un gran numero di orti. Oggi i lungofiumi del Vezzola e del Tordino, insieme alla Villa Comunale, rappresentano le principali aree verdi attrezzate della città e meritano di essere tutelate e valorizzate: non è un caso che durante il blocco per fronteggiare l’emergenza CoViD-19 tanti teramani abbiano sentito la mancanza proprio delle passeggiate e delle corse lungo i due corsi d’acqua cittadini.

Oggi siamo tutti chiamati a costruire insieme “Il Mondo che verrà” che è il titolo della campagna con consultazione pubblica lanciata dal WWF Italia per raccogliere idee, suggerimenti e proposte per un futuro più sostenibile. La maniera in cui affronteremo questa grave crisi sanitaria, sociale ed economica, attraverso le scelte di governi, enti locali, aziende e cittadini, indicherà la direzione che abbiamo deciso di percorrere. Dobbiamo avviare scelte innovative che razionalizzino l’uso delle risorse naturali, rendano sostenibili i meccanismi di produzione e rafforzino le nostre responsabilità nel consumo.

E anche a Teramo possiamo mettere in atto scelte sostenibili per rendere la nostra città più vivibile e resiliente: da una campagna per la riduzione della produzione di rifiuti e lo sviluppo dell’economia circolare al consumo zero di suolo prevedendo il recupero del patrimonio edilizio esistente; dalla messa in efficienza energetica delle abitazioni ad un piano per lo sviluppo della mobilità sostenibile che incentivi l’uso di biciclette e mezzi pubblici a scapito delle auto private per contribuire a uscire dalla dipendenza dalla fonti fossili; dalla creazione di luoghi di aggregazione e socialità, anche recuperando strade e piazze troppo spesso trasformate in parcheggi, ad un piano che valorizzi, conservi e incrementi il nostro patrimonio verde; dalla diffusione dei prodotti dell’agricoltura biologica alla riduzione della dipendenza dalla plastica; dalla promozione di un grande progetto di sviluppo del volontariato e dell’impegno per la tutela dei beni comuni all’attuazione di un bilancio partecipato cittadino.

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