La Filcams Cgil Teramo nei giorni scorsi aveva sollevato il problema riguardante la situazione dei bagnini della Provincia di Teramo che erano rimasti esclusi dal primo decreto Conte. Il decreto dava la possibilità ai lavoratori stagionali di percepire un bonus di 600 euro. La “famosa” circolare Inps 49, infatti, ha escluso molti lavoratori stagionali tra i quali i bagnini assunti con le cooperative che non rientravano nei settori ateco di riferimento. Una seconda casistica era anche la errata compilazione degli unilav per molti altri lavoratori stagionali, ma dopo le richieste e le pressioni delle Organizzazioni Sindacali l’Inps ha provato a sanare, con le circolari 66 e 67, le modalità di riesame delle domande che sono state rigettate in prima istanza (possibilità di riesame che scade il 20 Giugno). Se per questa seconda casistica una soluzione è stata trovata (anche se parziale considerando che le modifiche degli unilav dovevano essere fatte entro il 23 Febbraio 2020), per i bagnini purtroppo, ad oggi, nessuna possibilità di percepire il bonus. Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere che si tratta di un paradosso in quanto rimangono esclusi i bagnini per i quali continua a persistere il problema del settore ateco. E’ necessario, quindi, arginare lo “scoglio burocratico” per consentire a questi lavoratori che sono inequivocabilemente stagionali e che rischiano di non percepire alcun aiuto. Il decreto Conte dovrà essere convertito in legge e già in quell’occasione si potrebbe aprire lo spiraglio per sanare la mancata erogazione del bonus ai bagnini della Provincia Teramana. Riteniamo, inoltre, che la Regione Abruzzo avrebbe lo strumento per porre rimedio qualora non si riuscisse a trovare la “soluzione parlamentare”: si potrebbe istituire un fondo per tutti i lavoratori stagionali che non hanno trovato accoglimento all’interno del Decreto e delle circolari Inps. Basterebbero poche risorse per sanare una situazione che metterebbe ulteriormente in difficoltà un settore già con diverse problematiche per la stagione estiva 2020 a causa del Covid19.
Per queste ragioni abbiamo convocato un’assemblea urgente Lunedì 8 Giugno con i parlamentari del territorio (Antonio Zennaro il primo ad interessarsi alla questione e ad aderire, Valentina Corneli ha dato conferma della presenza, la Pezzopane sarà in collegamento telefonico per impegni già presi) e chiediamo anche l’intervento delle istituzioni regionali. Durante l’assemblea si parlerà anche delle difficoltà della stagione estiva che gravano sull’ormai certo ritardo (negli anni passati dal 1° Giugno i bagnini era già sulle torrette in servizio).
La Filcams Cgil Teramo è fermamente convinta che in una situazione emergenziale non bisogna assolutamente tralasciare tutti quei lavoratori su cui gravano già problemi di bassa redditualità e di precarietà lavorativa. Per queste ragioni continueremo a batterci per sanare una situazione paradossale per la quale si rischia di escludere una fetta di loro da un bonus che aveva nei principi quello di sostenere lavori precari e sottopagati. Proclamiamo, quindi, lo stato di agitazione dei bagnini e lunedì 8 Giugno si terrà un’assemblea con tutti i bagnini della costa teramana con la partecipazione delle istituzioni. Chiediamo un aiuto alle istituzioni e continuiamo a ribadire che gli slogan “nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve essere lasciato solo” devono necessariamente essere costruiti e declinati con concrettezza e sostegno vero. Si rischia, altrimenti, di lasciare indietro, inoltre, coloro che un passo indietro già lo avevano prima.