Spiace leggere sulla stampa parole al vento che puntano a mettere ombra su un progetto ‘sensibile’ come quello di “Granelli di gioia”. Era dietro l’angolo la sciocca critica ad una iniziativa che di certo non ha nulla a che fare con il tema dell’inclusione e dell’esclusione.
Proviamo a fare chiarezza e cerchiamo di riportare “un granello di gioia” su questa iniziativa. Il progetto nasce all’inizio della fase 2 dell’emergenza covid, quando l’accesso alle spiagge pubbliche non era liberalizzato.
Si usciva dalla fase 1 dell’emergenza, quando le necessarie restrizioni avevano già impattato profondamente sulla popolazione, limitandone la libertà di movimento e le occasioni di socializzazione.
Sono ormai molti i contributi scientifici che hanno evidenziato il peso negativo della pandemia da Coronavirus sulla popolazione giovanile italiana: il 40,4% dei giovani ne ha conseguito problemi psicologici, il 14,4% ha raggiunto i criteri per un Disturbo Post Traumatico da Stress (PUBMED The effect of covid-19 on youth mental Health, 2020 Apr 21).
Questa condizione di disagio è sembrata ancora più grave per le famiglie con disturbi del neurosviluppo ed in particolare dei disturbi dello spettro autistico, tanto da portare molte Regioni alla concessione di brevi uscite accompagnate per le persone per le quali se ne certificava la necessità di prevenzione e gestione di crisi comportamentali.
In questa cornice, nel rischio paventato di negare l’accesso ai lidi pubblici, è’ nato l’appoggio scientifico al Comune di Giulianova per la creazione di uno spazio libero ed in ‘sicurezza’ secondo le indicazioni del Ministero della Salute in favore delle persone con disturbi dello spettro autistico che altrimenti avrebbero rischiato l’esclusione ad una estate ‘tipica’ .
Si leggono parole di critica come “ GHETTIZZARE, che per la definizione stessa della parola si intende: zona che è riservata a una minoranza etnica o religiosa , nella quale vivono in gruppo volontariamente o forzatamente…
Invece questa esperienza è nata come una opportunità in più che il Comune di Giulianova ha voluto offrire a famiglie di bambini con specifici disturbi del neurosviluppo , CHE NE FACCIANO LIBERA RICHIESTA , per poter dare una alternativa di scelta in base alle specifiche esigenze in uno spirito collaborativo e sociale necessario in momento così delicato per tutti .
Credo che un’esperienza simile, caratterizzata da estrema sicurezza, controllo costante durante l’orario di apertura, approvata dalle società scientifiche specifiche, come risulta da messaggi ed email in nostro possesso, possa essere traslata e migliorata sicuramente in molti altri settori come già esistono le aree riservate alla disabilità.
I medici che non fanno politica, offrono il loro supporto scientifico e di esperienza quando viene richiesto, per giuste cause, indipendentemente da colori politi o protagonismi organizzati.
Spero di aver chiarito ogni dubbio e resto a disposizione di tutti in privato, per consigli o domande che passano portare a migliorare la nostra Città in ambito Sanitario e soprattutto pediatrico, branca che ho abbracciato 40 anni fa.
Grazie a voi tutti e alla Amministrazione Comunale.
Paolo Calafiore