Torna l’incubo rallentamenti sul tratto dell’autostrada A14 Adriatica tra Pescara Nord e l’uscita Fermo-Porto San Giorgio. A provocare file lunghe spesso chilometri e chilometri, passaggi a una sola corsia, frequenti cambi di carreggiata sono i lavori in corso all’interno delle gallerie o sui viadotti, al netto dei restringimenti provocati dai sequestri – tuttora in corso – disposti dall’autorità giudiziaria in alcuni punti. In pratica, un unico cantiere senza soluzione di continuità che finisce per provocare danni enormi soprattutto agli operatori professionali, a chi sulla strada vive: «Adesso che la fine del lockdown ha riportato sulle strade il traffico del periodo precedente il Covid - dice il presidente regionale di Cna Fita Abruzzo, Gianluca Carota - la situazione si è fatta decisamente problematica per gli operatori del trasporto, che devono scontare tempi di percorrenza biblici nei due sensi di marcia».
«Lungi da noi criticare o contestare interventi necessari per la messa in sicurezza dell’arteria - prosegue - ma questa esigenza va bilanciata con i problemi che si trova ad affrontare una categoria, come gli autotrasportatori, su cui pesa mai come in questo momento l’esigenza di assicurare nel Paese un sistema di approvvigionamento e consegna delle merci efficace e tempestivo. Occorre dunque valutare la messa in campo di misure compensative che bilancino i disagi che siamo costretti ad affrontare. Come? Ad esempio prevedendo sconti sul pagamento del pedaggio, visto che i tempi di legge alla guida dei mezzi contemplano soste obbligatorie, anche se sei stato fermo in coda per ore». Carota, infine, rivolge un appello affinché gli interventi in programma siano accelerati: «Occorre velocizzare il più possibile i lavori in corso, valutando magari l’apertura dei cantieri 24 ore su 24, se già non previsto, anche perché nelle prossime settimane dovremo fare i conti con un prevedibile incremento del traffico turistico».