“Il periodo storico attuale ha visto la crescita di interesse verso la mobilità ciclistica, intesa sia come valido mezzo di trasporto alternativo e/o complementare al mezzo motorizzato privato e pubblico, sia come strumento di valorizzazione turistica dei territori. Il Comune di Teramo, al pari di altri Comuni abruzzesi, ha ottenuto finanziamenti per la realizzazione di infrastrutture ciclabili e le nuove norme (vedasi D.L. 19 maggio 2020, n. 34) hanno introdotto la tipologia della “corsia ciclabile”, intesa come parte integrante della carreggiata stradale, tipologia che potrebbe implementare notevolmente una eventuale rete ciclistica urbana”
È quanto evidenzia FIAB Teramo in una nota inviata al Comune capoluogo e alla Provincia di Teramo.
“Il Comune di Teramo ha in essere alcune progettazioni, e percorsi già realizzati, relativi alla mobilità ciclistica, ed altri sono in itinere, anche a carico di privati (si veda, ad esempio, la riqualificazione dell’ex Villeroy e Boch che, negli elaborati generali, prevede il collegamento con percorsi ciclabili esterni al lotto di intervento, percorsi che attualmente, però, non esistono) – continua FIAB nella nota - La precedente amministrazione comunale si era impegnata con le associazioni per portare avanti la realizzazione di un percorso ciclabile verso Montorio (con realizzazione a carico dell’ANAS quale misura di compensazione per altre opere); e del primo lotto della Ciclovia del Tordino, il cui studio di fattibilità è stato predisposto dalla Provincia di Teramo. Sono inoltre in corso le azioni del progetto MO.VE.TE., che prevedono, oltre alla realizzazione di ciclostazioni, anche la costruzione di percorsi ciclabili. Il Comune di Teramo, inoltre, ha fatto predisporre una bozza di Biciplan nell’ambito del Piano Urbano della Mobiità Sostenibile, che prevede l’implementazione delle ciclabili dei parchi fluviali con percorsi cittadini.”
Pertanto FIAB chiede ai due Enti l’istituzione di un tavolo tecnico tra Comune, Provincia e associazioni, in modo da verificare i progetti esistenti, quelli approvati, quelli ancora in itinere, nonché la necessità di nuove progettazioni, per la realizzazione di una rete ciclistica urbana che faciliti gli spostamenti quotidiani in bicicletta, anche in funzione della possibile futura istituzione del servizio bicibus e della facilitazione degli spostamenti in bicicletta casa/lavoro.