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MORRICONEMORT

"A lei il più doloroso addio". Si commiata cosìEnnio Morricone, con un necrologio scritto di suo pugno. A Maria, sposata 63 anni fa, lascia il posto d'onore. "A Lei rinnovo l'amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare", scrive il maestro. Parole da brividi per un amore iniziato a Roma nel 1950 quando i due giovani si conobbero per caso nell'"Anno Santo". Va via così in punta di piedi, in silenzio, “senza disturbare” ipiù grande musicista e compositore di tutti i tempiautore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondialePurtroppo da 15 anni una dolorosa osteoporosi gli stava sbriciolando la colonna, gli aveva provocato diverse cadute, e spesso lo costringeva all'immobilità.Rendendo penoso ogniviaggio e pian piano ogni spostamento, fino a costringerlo – nel luglio dello scorso anno a Lucca - a fermarsi con i concerti. E da li, piano piano, cominciando a morire. Tutti lo amavano. Ogniconcerto del Maestro era da pelle d’oca, regalando agli spettatori un fantastico viaggio indietro nel tempo con le note che hanno accompagnato le nostre vite attraverso il cinema. Tutti lo amavano. La gente lo voleva sentire. Lui lo sapeva. E non potersi donare gli creava dolore. Infatti aveva cominciato a pensare ad un suo ritorno.  

Nel cinema, il nome di Morricone è legato innanzitutto alla collaborazione con il regista Sergio Leone, per il quale compose negli anni Sessanta le colonne sonore dei film “spaghetti-western” Per un pugno di dollariPer qualche dollaro in piùIl buono, il brutto, il cattivo,C’era una volta il WestGiù la testa, e poi negli anni Ottanta di C’era una volta in America, l’ultimo film della carriera di Leone. Ma Morricone fece anche moltissimo altro, nel cinema e nella musica. Nella sua lunga carriera Morricone arrangiò diverse canzoni, comprese almeno un paio che è praticamente impossibile non conoscere, e centinaia di colonne sonore collaborando con registi italiani e stranieri: si occupò di colonne sonore per film di ogni genere, lavorando tra gli altri con Brian De Palma, John Carpenter, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci e Quentin Tarantino. Tutti lo amavano. Vinse un premio Oscar alla carriera nel 2007 e, nove anni dopo, un Oscar per la miglior colonna sonora per The HatefulEightdi Quentin Tarantino, con cui aveva un rapporto di stima e amicizia.

Tutti lo amavano. Anche in Abruzzo dove Morricone è venuto varie volte. Ma ciò che è rimasto storico per la nostra città è senza dubbio il concerto dell'11 luglio 2008 all'area di risulta. Un grande evento di 3 ore, voluto dal Comune con la Caripe, in cui il noto premio Oscar ripropose tutte le sue musiche più famose. Tutti lo amavano. A esibizione ormai conclusa, il Maestro fu costretto a tornare sul palco altre tre volte, e riuscì a far capire a tutti che era ormai tempo di andarsene a casa solo quando si riprese gli spartiti. Una serata indimenticabile, che rimarrà per sempre impressa nei ricordi di quei 5.000 fortunati che riuscirono ad assistere a un live di sicuro inusuale per Pescara. Tutti lo amavano. E, ovviamente, sarà lo stesso Ennio Morricone a restare indimenticabile nei cuori di tutti noi.

Sarà per questo, con questo ricordo nel cuore, sarà per il suo grande amore per l’Abruzzo  che, nel settembre del 2017,  il dirigente del settore cultura della Regione Abruzzo dott. Giancarlo Zappacosta -  che è stato attore, produttore teatrale, promoter dell’Atam e tante altre cose e oggi si presenta come cantante con qualche legittima spirazione  - mi invitò a Pescara  per chiedermi di impegnarmi per portare Morricone e la Sinfionetta al Santuario di San Gabriele come azione promozionale per il turismo abruzzese post terremoto. Dopo aver parlato con il Maestro e aver avuto un accordo di massima si mise in moto la macchina.  L’ingegnere Tulli fece la piantina e il piano di sicurezza, andammo a parlare con i frati, Italstage (cioè Jova tour 2019) dette l’ok per il palco;  chiedemmo i preventivi per bagni, transenne, sedie, sicurezza, hotel. Così dopo un mese di lavoro alla fine di novembre presentai via pec alla Regione due proposte: la prima per un concerto del maestro Morricone  a Isola/San Gabriele, primi di giugno 2018, per un importo bassissimo di 100milaeuro + iva. A cui andavano aggiunti i servizi elencati per un importo di 30mila euro + iva , o da mettere a gara.  Una seconda proposta - sempre inviata via pec – per il concerto di Francesco De Gregori a Civitella, luglio 2018 , per un importo di 60milauro + 20 di servizi + iva.

Per venti giorni ci fu grande giubilo. La notizia si sparse. Oramai sembrava fatta. Era il grande ritorno. Il grande concerto per il rilancio dell’Abruzzo. 3mila persone o 5mila ? gratis o a pagamento ? Bisognava fare la determina. 

Purtroppo Zappacosta era troppo competente per i politici dell’epoca, e aveva il torto di parlare italiano. Per questo fu rimosso da coloro che oggi si sdegnato delle malefatte altrui.  I soldi furono destinati a pioggia. Ai comuni amici. Praticamente buttati. E  hanno lasciato solo polemiche e tracce giudiziarie. Così il concerto di Morricone saltò.  Forse ricordarlo oggi potrà rendere un po’ più amara la giornata ai colpevoli. Non fosse altro che per avere la foto con Morricone invece che con Gabriele Cirilli.

Leo Nodari