Risultati più che soddisfacenti per l'Istituto Zooprofilattico di Teramo. Il 2019 ha fatto registrare un utile d’esercizio di 2,8 milioni di euro e disponibilità liquide di 8,5 milioni di euro.
Il Valore della Produzione è di circa 50 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2018 del 24%.
Nell’anno 2019 sono state reperite risorse finanziarie (ulteriori rispetto al FSN) per oltre 19 milioni di euro (un aumento rispetto al precedente anno di circa 8 milioni di euro).
Ad esempio:
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1,2 milioni di euro dalla Regione Abruzzo per il “Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018. Annualità 2018 e 2019”: un finanziamento completamente reinvestito sul territorio attraverso attività di formazione e informazione rivolte al personale sanitario e agli allevatori, ma anche attraverso lo sviluppo e la gestione di sistemi informativi regionali (SIVRA, SINVSA, Anagrafe dei punti di pressione ambientale) e la realizzazione di piani di sorveglianza e controllo a tutela della Sanità Pubblica Veterinaria, in particolare sul rapporto uomo-animale-ambiente.
4 milioni di euro dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo per il “Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014/2020” con un progetto di sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie a servizio della zootecnia nazionale. Il nodo centrale è la produzione di una banca dati e di un sistema di raccolta e gestione di informazioni relative agli animali e agli allevamenti del sistema zootecnico italiano. Il sistema si chiama “LEO: Livestock Environment Opendata - Piattaforma Opendata per la Zootecnia”.
2,4 milioni di euro dall’Unione Europea e altri Organismi internazionali
per la realizzazione di progetti di ricerca, cooperazione, assistenza tecnica e formazione.
Si ricorda il “Progetto di gemellaggio amministrativo dell’Unione Europea in Libano”, per rafforzare le capacità del Ministero dell’Agricoltura libanese nel campo della sanità pubblica veterinaria, a tutele della salute e della sicurezza dei consumatori, della produzione animale libanese e della sua industria alimentare.
“La piattaforma “Research for Africa Network” (ERFAN)” (per sostenere la ricerca scientifica veterinaria in Africa), che oggi mette in collegamento servizi veterinari, laboratori ufficiali ed enti di ricerca di 15 Paesi africani con il nostro Istituto e altri IZS italiani. Rappresenta uno strumento concreto per controllare le malattie transfrontaliere.
“Il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia con il progetto NET4mPLASTIC” sullo sviluppo di metodi di rilevazione e identificazione delle macro e microplastiche, per contrastare l’inquinamento del mare.
“Il programma ICRAD “International Coordination of Research on Infectious Animal Disease”, che ricade nel cappello di Horizon 2020, sostenuto da 30 partner di Paesi europei ed extraeuropei.
Ci sono poi i “Finanziamenti che provengono dal Ministero della Salute” per un totale di 11 milioni di euro.
Quelli per attività legate alle emergenze la Legge 3/2001 stabilisce uno stanziamento finanziario generale annuo di circa 35 milioni di euro (per attività di prevenzione, controllo e sorveglianza epidemiologica di emergenze nell’ambito delle malattie infettive e diffusive degli animali).
E anche quelli legati “all’implementazione della Banca Dati Nazionale delle Anagrafi Zootecniche”.
Si ricorda che la convenzione CSN anagrafi è un accordo con il Ministero della Salute attraverso il quale è stata affidata al nostro Istituto la gestione e lo sviluppo della Banca dati nazionale informatizzata dell’anagrafe zootecnica e dei sistemi ad essa collegati, nonché l’erogazione dei servizi prestati al Ministero dal Centro Servizi Nazionale anagrafi degli animali.
E poi, i finanziamenti legati all’assunzione del personale di ricerca e supporto alla ricerca.
A seguito del Decreto Interministeriale del 20 novembre 2019, l’Istituto ha subito avviato la procedura propedeutica all’assunzione (per 5 anni) del personale precario in possesso dei requisiti previsti dalla “piramide della ricerca”.
Iter conclusosi il 31 dicembre scorso con l’assunzione di 50 unità, inquadrati nei profili del “Ricercatore sanitario” (cat D) e del “Collaboratore Professionale di ricerca sanitaria” (Cat Ds).
Nello specifico, il finanziamento dei nuovi assunti per l’anno 2019 ammonta a circa 1, 4 milioni di euro.
Un cenno al “Patrimonio immobiliare” dell’Ente ammonta a circa 40 milioni di euro.
Le convezioni Masterplan firmate nel 2018 con la Regione Abruzzo del valore di 25 milioni di euro e gli ulteriori investimenti avviati nel 2019 di 5 milioni di euro permetteranno l’ammodernamento strutturale e tecnologico necessario a supportare il continuo sviluppo scientifico dell’Ente.
Spese IZSAM del 2019:
- 2,4 milioni di investimenti in tecnologie informatiche (software e hardware);
- 900.000 euro per acquisti di attrezzature sanitarie e scientifiche;
- 600.000 euro per ristrutturazione della sede centrale.
- 500.000 euro per adeguamenti impiantistici (impianti antincendio sede centrale e impianti di condizionamento);
- 90.000 euro per ristrutturazione e miglioramento sismico della sezione di Campobasso
Si evidenzia il trend positivo dei tempi di pagamento delle fatture commerciali: tempo medio di ritardo per i pagamenti 2019 è di -11,33 giorni: i fornitori di beni e servizi vengono mediamente pagati in anticipo di 11,33 giorni rispetto alla scadenza prevista.