Cinquanta migranti a Civitella… sono davvero un problema? La politica dice sì. Quella celodurista, maschia e muscolare della Lega, che ha alzato i toni nelle ore della discussione sul processo all’ex ministro Salvini, dice che quei 50 migranti ai piedi della Fortezza, sono un problema. E anche grave. Eppure, tra le mura antiche della Rocca Borbonica, non risuonano grida di protesta per l’arrivo dei migranti…perché, ci sono già. A Civitella, in contrada Pianacce, in una struttura controllata dalle Forze dell’Ordine, i migranti ci sono già. Da mesi. Senza alcuna preoccupazione, senza alcun problema, senza alcun rischio. Neanche sanitario, visto che sono stati tutti controllati con test e se necessario con il tampone, e lo stesso si farà con quelli che arriveranno. Senza esasperare i toni, senza alzare muri inutili, senza cercare il titolo facile e, soprattutto senza strumentalizzare.
Il fatto che Civitella non abbia protestato, se non per segnalare il fatto di non aver avuto comunicazioni preventive, la dice lunga: quei migranti non sono un problema. E non lo saranno. Perché chi conserva nel dna il ricordo antico dei mesi dello straniero invasore accampato davanti alle mura, conosce benissimo il valore dell’accoglienza che si deve allo straniero che chiede aiuto. Civitella, la fedelissima… non strumentalizza. Accoglie. E regala, nel confuso gridare politico, il valore altissimo di un silenzio che sa di civiltà.
Adamo