Notte brava. Altri che distanziamento Covid. Altro che controlli e sorveglianza. Altro che termoscanner e mascherine. La notte di Ferragosto, sulla costa teramana, è stata il rinnovo del tradizionale rito dello sballo, tra eccessi alcolici e danneggiamenti. Siamo a Tortoreto, nella spiaggia libera tra Sayonara e Marconi, e quella che raccontano i vigilantes della K2, società di vigilanza al lavoro per l’hotel Sirena e gli stabilimenti Sirenetta e Marconi, è la cronaca di una notte purtroppo simile a tante già raccontate. Orfani del togaparty al Manakara, i giovani si sono riversati sulle spiagge libere (anche se era vietato) e hanno festeggiato con faló (in qualche caso alimentati dai paletti del distanziamento) e tanto, troppo alcol. Sul mattinale dei Carabinieri nulla di grave da denunciare, ma le segnalazioni di episodi di danneggiamenti e di turisti infastiditi da ragazzi in preda ad eccessi alcolici sono innumerevoli. E, in moltissimi casi, si tratta di minorenni. Stesso scenario ad Alba Adriatica, nella zona della spiaggia libera di Villa Fiore, dove i paletti bruciati hanno accolto stamattina le famiglie che scendevano al mare. Ieri erano stati bruciati i paletti nei pressi del Copacabana.
Una “passione”, questa per l’alcol, che si avvia a diventare vero problema sociale, anche perché la facilità con la quale un minorenne riesce a procurarsi superalcolici è l’evidenza stessa del problema.