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Oggi in concomitanza con lo sciopero indetto per l’intera giornata da FIM CISL e FIOM CGIL di Teramo si è tenuta l’assemblea di tutte le lavoratrici ed i lavoratori della BETAFENCE di Tortoreto.

L’assemblea si è svolta nello spazio che nelle settimane scorse ha visto animare il presidio che per l’intero mese di agosto ha impedito che venissero portati all’esterno i macchinari ed iniziasse il piano di delocalizzazione in Polonia previsto dalla proprietà.

A partecipare, oltre ai segretari generali teramani di FIM CISL e FIOM CGIL Marco Boccanera e Mirco D’Ignazio e di CGIL e CISL Giovanni Timoteo e Fabio Benintendi, anche i segretari regionali di FIM CISL e FIOM CGIL Domenico Bologna ed Alfredo Fegatelli. Le conclusioni, invece, sono state affidate a Valerio D’Alò e Claudio Gonzato rispettivamente componente la segreteria nazionale FIM CISL e funzionario del centro nazionale FIOM CGIL.

L’assemblea è stata l’occasione per condividere con lavoratrici e lavoratori i prossimi appuntamenti di lotta, a partire dalle iniziative che saranno organizzate per il prossimo 1° settembre in concomitanza con l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si è discusso, inoltre, dell’iniziale volontà aziendale, immediatamente respinta dalle organizzazioni sindacali, di attivare la cassa integrazione per COVID. Un’ipotesi che se fosse andata in porto sarebbe stata inaccettabile sotto tutti i punti di vista: non può essere pagata dalle collettività l’inesorabile riduzione delle attività con conseguente perdita di 155 posti di lavoro, per di più in un’azienda che nell’anno del COVID ha migliorato i suoi risultati di fatturato e bilancio.

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Questa mattina si è svolta l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Betafence di Tortoreto, in concomitanza con lo sciopero che ha visto un’adesione del 100%, contro l’ipotesi di delocalizzazione della produzione in Polonia e la conseguente perdita di 155 posti di lavoro.
Nell’assemblea di oggi è emerso un importante impegno da parte di tutti i lavoratori e di tutte le strutture sindacali, territoriali e nazionali, nella difesa dei posti di lavoro della Betafence. Nell’incontro del 1° di settembre presso il Mise ci attendiamo delle risposte concrete, con la convocazione di tutti i soggetti coinvolti, che cambino la scelta inaccettabile del Fondo di cancellare un’azienda in salute e che fa utili in questo Paese nonostante la crisi determinata dalla pandemia Covid-19. In occasione dell’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico le lavoratrici e i lavoratori martedì 1° settembre saranno in sciopero”.
Lo dichiara Claudio Gonzato per la Fiom- Cgil nazionale
A conclusione dell’assemblea di oggi con i lavoratori, la priorità per il 1° settembre rimane quella di chiedere chiarezza al Ministero dello Sviluppo Economico sulle reali intenzioni dell’azienda. Quanto fino ad ora paventato non ci ha convinto per nulla sulle motivazioni che porterebbero alla chiusura della Betafence, fino ad ora solo annunciata, e non è accettabile che, qualunque sia il progetto della multinazionale, ricada sulle spalle dei lavoratori, come troppo spesso accade.
Come Fim resteremo accanto ai lavoratori mettendo in campo insieme a loro ogni azione di lotta necessaria a tutelare il lavoro delle 155 famiglie dirette e di tutte le 150 famiglie dell’appalto.
Lo dichiara Valerio D’Alò per la Fim Cisl Nazionale.