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Sono aperte da oggi le candidature alla 4^ edizione di ComuniCiclabili, il riconoscimento di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani, accompagnandoli in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly e nello sviluppo di azioni per la mobilità in bicicletta.

A soli tre anni dall’avvio del progetto sono già 136 i comuni aderenti, compresi 28 capoluoghi tra cui metropoli come Roma, Torino, Bologna e Firenze: una rete che, nell’insieme, rappresenta oggi il 15% della popolazione italiana.

L’edizione 2021 si annuncia ricca di novità, a partire dal patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che va ad aggiungersi alle altre autorevoli collaborazioni e partenariati già in essere, tra cui quelli con l’INU-Istituto Nazionale di Urbanistica e con il Centro di Ricerca per il Trasporto e la Logistica dell’Università La Sapienza di Roma.

“Oggi più che mai i cittadini chiedono spazio, infrastrutture e servizi per muoversi in bici in totale sicurezza. E la nuova edizione di ComuniCiclabili tiene conto del particolare periodo storico in cui siamo coinvolti che, come è noto, ha visto in tutto il mondo un vero boom della bicicletta negli spostamenti urbani - dichiara Alessandro Tursi, presidente FIAB e ideatore di ComuniCiclabili. - Molte città in Italia hanno avviato nuove iniziative e progetti a sostegno della mobilità sulle due ruote proprio in seguito all’emergenza sanitaria e alla conseguente necessità di distanziamento e salute. Le nuove opportunità in materia previste del Decreto Rilancio, che ha introdotto le corsie ciclabili e le cosiddette ‘case avanzate’ ai semafori, stanno certamente contribuendo al cambiamento in corso”.

In questo nuovo scenario, FIAB ha aggiornato i parametri di valutazione di ComuniCiclabili. Tra i criteri in esame - criteri oggettivi e misurabili raggruppati in 4 differenti aree (cicloturismo, mobilità urbana, governance e comunicazione & promozione) - si trovano ora anche le corsie ciclabili e le case avanzate ai semafori introdotte da Decreto Rilancio. Inoltre, sul fronte strategico della mobilità casa-lavoro, le valutazioni terranno ora in considerazione, per ciascun comune, le aziende sia private sia pubbliche che aderiscono a CIAB (il Club Imprese Amiche della Bicicletta) e, di conseguenza, quanti sono i relativi dipendenti coperti dall’assicurazione che CIAB offre loro per gli spostamenti effettuati in bicicletta. https://www.ciab.it/

L’adesione a ComuniCiclabili rappresenta, in questo senso, un valido strumento che accompagna nel tempo gli amministratori in un percorso virtuoso di continuo miglioramento, arricchito dal confronto con le esperienze degli altri territori e dalle numerose iniziative di formazione e approfondimento riservate ai comuni aderenti (Scuola dei ComuniCiclabili).

Le candidature per entrare nel primo scaglione di comuni che riceveranno la valutazione e relativa bandiera gialla di ComuneCiclabile di questa 4^ edizione 2021 sono aperte fino al 31 ottobre.
Informazioni e modalità di adesione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.comuniciclabili.it

In Abruzzo i Comuni aderenti alla rete ComuniCiclabili sono, attualmente, 15, di cui 8 in provincia di Teramo (Corropoli, Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi); 2 in provincia di Pescara (Pescara e Montesilvano); e 5 in provincia di Chieti (Francavilla al Mare, Ortona, Rapino, San Salvo, Vasto). 13 dei 15 comuni abruzzesi sono attraversati dalla Ciclovia Adriatica, l’itinerario ciclabile inserito nella rete delle Ciclovie Turistiche Nazionali che, una volta completato, unirà Trieste al Gargano, per un percorso di oltre 820 km.
Attualmente l’unico comune capoluogo di provincia abruzzese ad aderire a ComuniCiclabili è Pescara. Due comuni si trovano nell’entroterra – Corropoli e Rapino – testimonianza che, per adottare azioni per favorire la mobilità ciclistica ed il cicloturismo, non occorre necessariamente essere ubicati in pianura o trovarsi lungo direttrici ciclabili di livello regionale e/o nazionale.

 

 

Fondata nel 1988, FIAB Onlus-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è oggi la più forte realtà associativa di ciclisti italiani non sportivi. Con quasi ventimila soci suddivisi in 190 associazioni e sedi in tutto il territorio italiano, FIAB è, prima di tutto, un’organizzazione ambientalista che, come riporta il suo Statuto, promuove la diffusione della bicicletta quale mezzo di trasporto ecologico in un quadro di riqualificazione dell'ambiente, urbano ed extraurbano. Forte della presenza, tra i suoi soci, di numerosi esperti in campo sanitario, giuridico, urbanistico, ingegneristico e paesaggistico, FIAB è diventata, negli anni, il principale interlocutore di enti e amministrazioni locali sull’importante tema della mobilità sostenibile. FIAB è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente quale associazione di protezione ambientale (Art. 13 Legge n. 349/86) e inserita dal Ministero dei Lavori Pubblici tra gli enti e associazioni di comprovata esperienza nel settore della prevenzione e della sicurezza stradale. Tra le numerose iniziative, FIAB organizza ogni anno Bimbimbici, manifestazione nazionale dedicata a bambini e ragazzi che coinvolge oltre 200 città, e Bicistaffetta, per promuovere il cicloturismo quale volano economico del nostro Paese e sostenere lo sviluppo della rete ciclabile nazionale Bicitalia. Con il progetto ComuniCiclabili FIAB misura e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani: 136 amministrazioni hanno già ricevuto il riconoscimento con un punteggio (da 1 a 5 bike-smile) apposto sulla bandiera gialla. FIAB aderisce a ECF-European Cyclists’ Federation, la Federazione Europea dei Ciclisti. Da aprile 2019 presidente di FIAB è Alessandro Tursi. Per info: www.fiab-onlus.it