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antonio di berardo sicet teramoLa municipalizzata Giulianova Patrimonio, tramite il Comune, ha reso noto e pubblicato il bando con cui verranno assegnati gli alloggi di edilizia sociale realizzati in via Bellini. La società ha dichiarato, tramite gli organi d’informazione, che ogni mese ricevono tantissime richieste dai cittadini giuliesi in difficoltà a reperire alloggi in affitto per tutto l’anno. Dopo anni di attese, finalmente, questi alloggi potranno essere assegnati. Purtroppo, però, a Giulianova esiste un accordo territoriale ove si desume che i 18 alloggi in via Bellini avranno canoni calcolati secondo i parametri concordati con il Comune di Giulianova. Attualmente nonostante i 18 alloggi in discussione hanno una metratura interna bassissima i costi saranno importanti. Facciamo un esempio di due appartamenti: la a/1 piano terra, mq. 43,27, composto da ingresso/soggiorno/ pranzo disimpegno, bagno, camera per una somma di euro 352,49 mensili mentre l’appartamento b/3 con ingresso/soggiorno/pranzo, disimpegno, bagno, bagno, camera, camera per una metratura interna di 62,43 mq con una somma di euro 592,49. Un accordo, questo, fatto tantissimi anni fa, ovvero nel 2013, quando l’economia giuliese ancora reggeva e si potevano sostenere affitti a canone agevolato con prezzi altissimi, specialmente nel centro storico. Oggi le cose sono ben diverse e le 18 unità immobiliari da affittare a canone agevolato a Giulianova dovrebbero dare fiato all’emergenza abitativa, cioè a quelle persone che sono alla ricerca di alloggi di edilizia sovvenzionata ERP, (case popolari), quindi parliamo di una fascia debole e meno abbiente. La Giulianova Patrimonio dovrà tener conto di questa situazione se vuole affittare i propri alloggi con tranquillità e non andare verso situazioni che potrebbero diventare pesanti nel tempo. Infatti, senza ombre di dubbio, una riflessione va fatta; una famiglia marito e moglie con figlio e un reddito di 30.000 euro annuo, non può pagare l’affitto di circa 600 euro mensili più il condominio, acqua, luce, gas e rifiuti solidi urbani. Un simile esborso mensile andrebbe ad erodere il bilancio familiare di oltre il 51%. Questa famiglia nel giro di uno due anni diventerà inadempiente e dovrà poi lasciare l’appartamento per morosità, non avendo nemmeno più la possibilità di avere un alloggio popolare in conseguenza dello sfratto che la Giulianova Patrimonio dovrà ovviamente fare. Pertanto, l’unica via di uscita è quella di prevedere la sottoscrizione di un nuovo accordo territoriale con le organizzazioni della Proprietà edilizia e dei conduttori che tenga conto della situazione economica attuale e calmieri i prezzi dell’affitto agevolato. Una ipotesi realistica è quella di andare a ritoccare, in diminuzione, le tariffe di almeno un 30%. Solo così si potranno evitare mancati introiti per affitti da parte di inquilini che non possono permettersi di pagare il canone mensile come, purtroppo, sta accadendo in diversi Comuni della Provincia di Teramo ove si registrano oltre 150.000 mila euro di mancato incasso. Il Sicet di Teramo ritiene inopportuno portare avanti questo bando e chiede al Sindaco di farlo revocare e procedere a convocare urgentemente tali organizzazioni, per la sottoscrizione di un nuovo accordo in grado di garantire risposte concrete alla pesante situazione abitativa del territorio.

Responsabile SICET

ANTONIO DI BERARDO