Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando, convinti che il diritto costituzionale all’istruzione meriti di essere considerato da tutti un’assoluta priorità attraverso un significativo investimento, ancor più nel momento in cui è indispensabile adottare particolari modalità organizzative a tutela della salute dell’intera comunità sociale, non solo di quella scolastica. È necessario ripartire perché la scuola non è solo apprendimento e formazione ma è anche socialità.
Ma pur con il rinvio al 24 settembre, a 2 settimane dalla riapertura definitiva (va comunque considerato che in effetti le attività sono state riavviate il 1° settembre con i corsi di recupero) nell’organizzazione delle attività scolastiche, permangono ancora molti punti critici e relativi al personale, agli spazi dedicati, ai turni, alla gestine dei trasporti, delle mense , ecc..
Noi nei mesi precedenti più volte siamo intervenuti con analisi, denunce, sollecitazioni, proposte, richieste di confronto a livello locale e regionale. Prendiamo atto che per lo più siamo rimasti inascoltati. Ma continueremo. Anzi intensificheremo questa azione. Non per “sabotare”come improvvidamente ha detto il Ministro qualche tempo fa ma per ACCOMPAGNARE E SOSTENERE la riapertura delle scuole nella massima sicurezza per studenti, famiglie ed operatori tutti del sistema scolastico.
Un sistema scolastico che nella nostra provincia, vede accanto ai ciirca 5.500 insegnanti e personale ATA, le oltre 300 assistenti educative che operano nei cinque ambiti sociali, i 250 addetti alle mense, e i circa 340 impegnati nel trasporto scolastico.
Un assetto lavorativo spesso non omogeneo sul piano contrattuale e gestionale che, oggi, evidenzia vecchie e nuove criticità che vanno affrontate definitivamente, senza polemiche ma con un concreto senso di responsabilità per garantire veramente una scuola moderna, sicura e capace di gestire il percorso formativo dei giovani con efficienza.
Ma siamo lontani dall’avvio di questo percorso. Solo se guardiamo alla nostra provincia, oggi abbiamo ancora una carenza di docenti e personale ATA per la gestione di questa nuova fase. Eppure, solo se si volesse garantire la sicurezza e il controllo sulle procedure di igienizzazione sarebbe necessario almeno una persona dedicata ed aggiuntiva in ognuno dei 354 plessi scolastici della provincia. Abbiamo ancora i lavoratori e lavoratrici delle mense e dell’assistenza educativa che sentono fortemente la precarietà della loro condizione per l’incertezza sulla programmazione delle attività alle quali sono assegnati. E sono anche lavoratori che nella quasi totalità devono ancora percepire la FIS del mese di maggio!!!
Non va certamente meglio per il trasporto scolastico. Negli anni precedenti molte volte abbiamo segnalato come questo servizio fosse spesso scadente ed insicuro per i ragazzi ed incerto e precario per i lavoratori. Il tutto frutto di una deriva gestionale con i bandi fatti al massimo ribasso. Ed oggi?? La pandemia dovrebbe obbligare ad un maggior rigore ed alla puntuale applicazione delle misure di prevenzione. Ma con quali risorse, con quali mezzi, con quale personale aggiuntivo si pensa di poterlo realizzare?
Sono questi i quesiti e le domande che noi ancora oggi poniamo nella discussione.
Lo ripetiamo, la scuola deve ripartire!!! Ma per farlo è necessario il coinvolgimento fattivo di tutti gli operatori che stanno all’interno del sistema scolastico. Solo un confronto serio di esperienze, competenze, responsabilità potra fornire gli strumenti e modalità per raggiungere con la dovuta sicurezza ed efficienza questo obbiettivo.
Noi più volte abbiamo chiesto di organizzare su questo tema una conferenza di servizi provinciali per raccogliere le proposte che venivano dalle scuole, alle quali partecipino i rappresentanti dei lavoratori delle stesse istituzioni scolastiche che hanno compiti specifici in termini di sicurezza. Siamo convinti che per recuperare spazi, arredi e strumentazione occorre il coinvolgimento diretto e completo di chi sta dentro la scuola. Ma fino ad oggi non è stato così. Noi siamo convinti che questo spazio di confronto va rapidamente recuperato per analizzare lo stato delle attività oggi, per monitorare le modalità con le quali si realizza la riapertura e per intervenire sulle criticità che si evidenziano.
In sostanza confronto, responsabiltà, proposte ed azioni concrete. La scuola e i giovani meritano questo impegno e questo esempio e non polemiche.
Noi ci siamo!!! Aspettiamo su questo terreno le istituzioni preposte. Quelle scolastiche, quelle comunali, quelle provinciali e quelle regionali. E' quanto dichiarano la segreteria provinciale della Cgil e le segreterie provinciali di FILT-Cgil, FILCAMS-CGIL, FP-Cgil e FLC-Cgil.