Parole tante, fatti pochi. A chiacchiere, i controlli anti-covid sono tantissimi, nei fatti: c’è un bar del pienissimo centro di Teramo che, alle 2.24 di Sabato sera, con la serranda parzialmente abbassata, continuava a servire frotte di ragazzi, tutti senza mascherina. E questo è il primo problema. L’altro, non meno preoccupante, specie per chi gestisce un’attività di ristorazione, è che tra un mese, di fatto, non si potrà più stare all’aperto, perché farà freddo e scompariranno i tavolini all’aperto, gli assembramenti di piazza, ma si cercherà di tornare al caldo dei locali… senza tavoli. Già, perché è in vigore il distanziamento e in moltissimi non avranno la possibilità di rimettere tavoli all’interno, quindi che succederà? «Lo sa il Sindaco D’Alberto che così facendo chiuderanno molti ristoranti? - si chiede un ristoratore che opera “fuori le mura” - lo sa che se non coinvolge subito la Regione, per molti di noi non ci sarà un futuro? Io mi appello al Sindaco.. prenda in mano la situzione» Intanto, in piazza si “sboccia”…