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pratiditivo 1raicultura 150x150La Regione Abruzzo ha fermato la cabinovia dei Prati di Tivo. Mancava il nulla osta per l’utilizzo dei terreni così come da contenzioso in corso da tempo con l’Asbuc e per questo, è stata chiusa la cabinovia, la quale funzionava già da lunedì in modalità da manutenzione senza che i turisti potessero salire. Da oggi, però, è stata fermata definitivamente ed il personale mandato via. Tutta colpa dell’Asbuc che ad oggi vanta un debito di 189 mila euro? Sembra di no, perchè a questo problema si aggiunge ora il fatto che il 20 settembre è anche scaduta la gestione dell’impianto affidata a Marco Finori.
Paride Todisco presidente dell’Asbuc spiega che: «il 7 luglio abbiamo scritto alla Gran Sasso Teramo per capire come rientrare del debito e se poteva essere stilato un piano ma il liquidatore Gabriele Di Natale non ci ha risposto, mentre la Regione ci ha scritto chiedendo aggiornamenti sulla situazione che non ci è stata decidendo per la chiusura della cabinovia».
Prorogata invece la gestione a Finori come da normatica Covid per tre mesi in scadenza. Si attende ora un nuovo bando: ventennale che la Provincia ha promesso tramite il presidente. «E’ il territorio ora a fare le spese di questa situazione lasciata in sospeso da anni», aggiunge ancora Todisco. Un operatore del posto: Antonio Riccioni dice che: « Hanno chiuso la cabinovia per colpa della burocrazia. Parliamo tanto di turismo e poi accadono queste cose…».