Dopo la vittoria del primo premio nella sezione Diversità come Valore nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia, il docufilm Under the Water del regista 26nne originario di Silvi Davide Lupinetti, ha ottenuto altri tre importanti riconoscimenti. In particolare è stato premiato quale Miglior Cortometraggio Premio Heyoka della kermesse cinematografica Uno Sguardo Raro International Film Festival il 28 settembre 2020 alla Casa del Cinema di Roma; Lupinetti il 26 settembre scorso ha ottenuto anche il premio di Miglior regista al San Marino Green Festival, diretto da Blasco Giurato, direttore della fotografia del film Premio Oscar Nuovo Cinema Paradiso, sempre per Under the Water. Al Noto International Film Festival, inoltre, il lavoro ha ricevuto il premio Miglior Documentario.
Under the Water, autoprodotto dalla casa di produzione abruzzese StoryRec, è stato girato nello slum di Korogocho, una delle tante baraccopoli di Nairobi, in Kenya e ha per protagonista Barak e i suoi compagni di scuola poco prima della pandemia da coronavirus. In otto minuti si racconta una giornata tipo in uno degli slum più poveri del terzo mondo. L'ambiente precario e la discarica di Dandora, che si trova proprio alle porte dello di Korogocho fanno da sfondo alla storia di questo ragazzo di soli 9 anni che nonostante la disabilità motoria riesce a vivere alla pari dei suoi compagni. Il docufilm di recente ha anche ottenuto il premio come miglior documentario al Napoli Nord Film Festival 2020.
“Questi ulteriori premi per il mio lavoro – commenta Lupinetti – mi riempiono di grande orgoglio e di emozione, una gioia che condivido con i miei collaboratori: il fotoreporter Marco Cordone, lo sceneggiatore Pietro Albino Di Pasquale e Vincenzo D'Eugenio per il montaggio e anche con la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto nei miei studi, anche oltreoceano, e nelle miei scelte. Spero che tutti questi riconoscimenti portino anche a far riflettere sui temi che ho affrontato nel lavoro e sul valore dell’amicizia e dell’altruismo. Barak, protagonista del mio lavoro, è affetto da disabilità motoria e i proventi del cortometraggio, unitamente alla raccolta fondi che è stata portata avanti da alcune scuole abruzzesi coinvolte, saranno destinati a garantirgli cure adeguate per poter riprendere a camminare”.