E' stato un incontro quello in videoconferenza, il secondo incontro con l’azienda Betafence al tavolo convocatodal Mise, a distanza di un mese dal primo incontro con un nulla di fatto. Al confronto erano presenti l’Ad dello stabilimento di Tortoreto, un dirigente della Corporate a cui fa capo Betafence, la sottosegretaria Todde del MiSE e le Organizzazioni sindacali.L’azienda non ha fornito, diversamente dall’impegno preso nel precedente incontro, ulteriorichiarimenti sulla situazione finanziaria e sui motivi che l’hanno portata ad annunciare la chiusuradello stabilimento di Tortoreto, ma ha soltanto evidenziato che nelle ultime due settimane ha persocommesse per un valore di circa 2,1 milioni di euro e sta registrando una forte perdita di fiducia nei clienti. Il MiSE ha dichiarato la sua disponibilità ad aggiornare il tavolo tra 3 settimane per valutare unaprima bozza di piano aziendale sottolineando però con forza che non tollererà comportamenti irrispettosi e poco seri o tentativi di utilizzare questo tempo per smantellare lo stabilimento, confidando nella buona fede da parte dell’azienda.
I lavoratori e i sindacati hanno indetto per domani uno sciopero di otto ore, con tanto di picchetto e conferenza stampa per annunciare le prossime azioni che verranno intraprese. Resta attivo il presidio fisso davanti ai cancelli.
Questo è quanto deciso durante l'assemblea di ieri pomeriggio, in cui i 155 lavoratori dell'unica sede italiana della multinazionale delle recinzioni hanno appreso l'esito della riunione in videoconferenza di martedì con i vertici del gruppo Praesidiad che controlla Betafence, i rappresentanti delle sigle sindacali e quelli del ministero dello Sviluppo economico.