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RegenileoL’Università di Teramo mantiene vivo il Premio intitolato a Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano dell’Università di Cambridge torturato e ucciso al Cairo il 25 gennaio 2016. Riservato ai dottorati dell’Ateneo per la migliore ricerca scientifica quest’anno il Premio è andato a Mohamed El Khatib  del corso di dottorato in Biotecnologie e a Noemi Battistelli del corso di dottorato in Scienze degli alimenti. Il Premio è stato consegnato dal ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, in occasione della giornata conclusiva del  3° Forum del Gran Sasso.

«Siamo i genitori di Giulio Regeni – si legge nella lettera inviata al rettore Dino Mastrocola – e siamo lieti di apprendere l'impegno costante del Vostro Ateneo nel mantenere vivo il Premio alla memoria di nostro figlio, riconoscendo così il suo ruolo di ricercatore e l'importanza del rispetto dei diritti umani.

Sono 56 mesi da quando è stato trovato il corpo di nostro figlio. Sono 56 mesi che attendiamo insieme a una moltitudine di persone in tutto il mondo di ottenere giustizia.

La Vostra vicinanza è chiaramente un impegno a sostenerci in questa battaglia che reclama incessantemente verità e giustizia per Giulio, richiesta che facciamo sia come genitori che come cittadini. Cittadini che hanno a cuore la sicurezza e la valorizzazione dei giovani, studenti e ricercatori, i quali vanno sempre sostenuti e protetti con azioni concrete.

Auguriamo a tutti i giovani ricercatori dell’Ateneo teramano, la possibilità di essere sempre liberi nel poter ricercare ed esprimere le proprie idee, con passione ed entusiasmo, è un diritto, fondante per una società democratica. Porgiamo i nostri migliori saluti, Paola e Claudio Regeni».