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GABRIELEDINATALE

Le quote della Gran Sasso Teramano possono essere vendute e senza evidenza pubblica. Lo si legge nel parere legale richiesto dai vertici dell'Amministrazione provinciale. Quote che possono essere vendute, dopo una consulenza, che dovrebbe quantificare il costo per ogni quota. Una buona notizia per la Gst, per la Provincia e per la montagna teramana e per i futuri imprenditori interessati all'acquisto del 100% delle quote.
Il vice presidente Alessandro Recchiuti in merito annuncia un consiglio provinciale speciale per parlare di Prati di Tivo e Prato Selva e della questione Gst. La volontà politica c’è, e pure la voglia di chiudere felicemente la vicenda, dopo tanta sofferenza per operatori e appassionati di montagna. E che c'è questa volontà, lo si intuisce anche dalla nota dell'Asbuc che allenta la presa sui quasi 200 mila euro che vanta per l'affitto dei terreni e chiede che vengano riaperti gli impianti dei Prati di Tivo l'8 gennaio per il bene della montagna. «L' Asbuc è disponibile a sottoporre all’approvazione di tutti organi preposti al controllo e al rilascio delle autorizzazioni per la concessione dei suoli ricadenti su demanio civico, il rilascio del nulla osta temporaneo finalizzato alla riapertura degli impianti di risalita per il periodo citato». Oggi riunione in Provincia per comunicare tutto questo e andare avanti verso l'incontro con la società interessata alla gestione degli impianti.