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CasaPound Italia Teramo interviene duramente sulla targa in ricordo del linciaggio di una presunta spia fascista avvenuto nel 1943, realizzata in piazza del Carmine a cura dei gruppi antifascisti locali e alla cui inaugurazione ha presenziato il sindaco della città Gianguido D’Alberto.

“Una giunta comunale telecomandata dalla sinistra radicale – si legge in una nota del movimento – ha voluto ricordare la guerra civile italiana del 1943-45 nel peggiore dei modi. È assolutamente inaccettabile, infatti, che addirittura il sindaco in persona abbia presenziato personalmente alla macabra celebrazione di un linciaggio accaduto 77 anni fa. Un crimine, oltretutto dai contorni storicamente ancora confusi, riesumato dopo decenni, a mente fredda e senza scrupoli di coscienza”.

“L’apposizione della targa – prosegue il comunicato – è stata autorizzata peraltro senza il previo parere obbligatorio della Commissione Toponomastica. L’amministrazione comunale si è giustificata con il fatto che la Commissione non si sia ancora costituita, ma questa è solo un’ulteriore aggravante dal momento che il nuovo Regolamento è stato approvato da più di un anno e mezzo”.

“Un conto – conclude CasaPound – è celebrare gli atti di eroismo o le vittime seppur di una parte sola, ma avallare l'esaltazione di un episodio barbaro e cruento per accontentare vecchi cattivi maestri e trenta esagitati affetti da polluzione sanguinaria è una provocazione vergognosa e irresponsabile”.targa.jpg