Eccomi, manda me”. E’ il titolo del messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale 2020che si celebra oggi. L’espressione fa parte del racconto biblico della vocazione del profeta Isaia. Alla domanda del Signore: “Chi manderò”, Isaia risponde con prontezza: “Eccomi,manda me”.Questa chiamata proviene dal cuore di Dio, dalla sua misericordia e, nel contesto della pandemia ancora in corso, ricorda che l’umanità è chiamata “a remareinsieme” e Dio vuole arrivare a tutti con il Suo amore.Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: “Siamo perduti” , così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme. Siamo veramente spaventati, disorientati e impauriti. Il dolore e la morte ci fanno sperimentare la nostra fragilità umana; ma nello stesso tempo ci riconosciamo tutti partecipi di un forte desiderio di vita e di liberazione dal male. In questo contesto, la chiamata alla missione, l’invito ad uscire da sé stessi per amore di Dio e del prossimo si presenta come opportunità di condivisione, di servizio, di intercessione. La missione che Dio affida a ciascuno fa passare dall’io pauroso e chiuso all’io ritrovato e rinnovato dal dono di sé.Nel sacrificio della croce, dove si compie la missione di Gesù (cfrGv 19,28-30), Dio rivela che il suo amore è per ognuno e per tutti. E ci chiede la nostra personale disponibilità ad essere inviati
Come ogni anno nella Giornata Missionaria Mondialei fedeli di tutti i continenti sono chiamati ad aprire il cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarsi in gesti di solidarietà vero gli ultimi, i poveri, e a sostegno di tutte le giovani Chiese. Ogni anno le offerte dei fedeli sono utilizzate per finanziare dei progetti della Chiesa nei luoghi missionari. In questo momento difficile la missione interpella ciascuno di noi, personalmente, nella nostra vocazione e nella nostra appartenenza alla Chiesa nel mondo di oggi. La celebrazione di questa giornata è fonte di gioia per la Chiesa universale, anche se nelle Chiese locali verrà celebrata in modo diverso, quest’anno, per via delle particolari circostanze che stiamo vivendo a causa della pandemia di COVID-19. Dice papa Francesco: 'Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda'".
Leo Nodari