A quattro anni dalla scomparsa, la città di Teramo ha intitolato lo slargo di via Firenze a Giandomenico Di Sante, per quattro decenni presidente della Banca Popolare cittadina e interregionale, già presidente della Camera di commercio e della Confcommercio, consigliere provinciale della Democrazia Cristiana e Cavaliere del Lavoro.
La sua figura di statista locale, le doti di umanità e soprattutto la sua predisposizione filantropica sono state esaltate dal sindaco di Teramo e dal presidente della Provincia, Gianguido D'Alberto e Diego Di Bonaventura, che assieme al vescovo Lorenzo Leuzzi hanno partecipato alla cerimonia di svelamento del busto. Dinanzi a una piccola folla di amici, cittadini e parenti della famiglia Di Sante, la benedizione del presule teramano ha sugellato il ricordo di un uomo che non a casa viene annoverato come un benefattore della città, in particolare della frazione di San Nicolò a Tordino, che ha vissuto il suo maggior sviluppo proprio sotto la spinta del compianto commerciante di mobili.
Alla cerimonia erano presenti la moglie Margherita, i figli Tiziana, Attilio e Marcello, il fratello Tito e i nipoti, così come molti dei fedelissimi ex dipendenti. Quello di via Firenze è il terzo slargo dedicato a personaggi che hanno contribuito alla crescita di Teramo attraverso la propria opera politica, economica o sociale: in precedenza è avvenuto per Antonio Tancredi (in via Tom Di Paolantonio) e per Alberto Aiardi (a Piano d'Accio). Non a caso si tratta di tre ingressi alla città.