Tempi troppo lunghi per l'effettuazione dei tamponi e carenza di organici. Sono le due
criticità che le scuole teramane si stanno trovando ad
affrontare a un mese dalla riapertura (un mese e mezzo per
quanto riguarda i nidi). E' quanto emerso in una riunione che ha
visto attorno al tavolo il Comune di Teramo e i dirigenti
scolastici, convocata dall'assessore alla pubblica istruzione
Andrea Core per fare il punto della situazione. "Per quanto
riguarda i tamponi la tempistica con cui vengono svolti e con
cui vengono resi noti i risultati non è compatibile con
un'attività quotidiana come quella scolastica - sottolinea
l'assessore - e questo sia per quanto concerne i bimbi sia per
quanto concerne i docenti. Con i primi malanni di stagione c'è
una richiesta quasi quotidiana di tamponi e si rischia di
bloccare l'attività didattica, anche alla luce del fatto che la
Dad è prevista solo per le superiori". Ad aggravare la
situazione c'è anche la questione degli organici. "Nel tempo che
intercorre tra la richiesta, l'effettuazione dei tamponi e la
comunicazione dell'esito, e nei casi di positività anche la
guarigione, il personale va sostituito - continua Core .- ma per
l'organico aggiuntivo che c'è stato dato a inizio anno non è
prevista la sostituzione e questo, attualmente, ci crea
problemi. Per questo in settimana faremo una riunione con i
dirigenti scolastici, l'amministrazione comunale, la Asl e
l'ufficio scolastico provinciale in quanto serve un protocollo
chiaro". Sul tavolo anche la richiesta, ancora una volta, dei
tamponi rapidi per studenti e insegnanti. "Il tema delle scuole
è uno di quelli che ieri ho sottoposto al presidente Marsilio -
dichiara il sindaco Gianguido D'Alberto - evidenziando come
serva un adeguamento del protocollo e che ci sia un filtro a
monte per sgravare il Siesp da tutta una serie di attività e
chiedendo nuovamente che si acceleri sui tamponi rapidi. Per
quanto riguarda la Dad al 100 per cento alle superiori mia
auguro che si tratti di un provvedimento limitato, da assumere
per consentire di programmare i trasporti, altrimenti si
tratterebbe di una resa".