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Dunque l’Ospedale di Atri torna Ospedale Covid, benché non rientrasse più nel Piano pandemico.
Una scelta insopportabile, gravissima e senza senso che, soltanto per ragioni geopolitiche, tiene ancora una volta indenni, completamente indenni, gli altri presidi ospedalieri della Provincia, in particolare quello di Giulianova, che, nemmeno lontanamente, hanno i numeri di prestazioni e di servizi, che offre il nostro Ospedale, né commisurabile bacino di utenza.
Sarà il caso di approfondire, con chi ne capisce più di noi, tutti, proprio tutti, gli aspetti di questa situazione, perché non se ne può più di queste angherie.
Non si tratta di campanilismo, come qualche buontempone presto dirà, ma di buon senso e di rispetto.
Dunque il nostro Ospedale, il suo valoroso personale - preso pure per i fondelli da chi dice beffardamente “siete stati bravi, potete farlo ancora e, se fate i buoni e state zitti, vi rimandiamo pure in televisione”- la comunità di Atri e tutto il territorio di riferimento, ne avranno rinnovato, pesante ed irragionevole pregiudizio.
L’amarissima pillola, per non parlare di altri medicamenti, viene indorata dall’assicurazione che il reparto Covid sarebbe ospitato in una zona isolata, una specie di “fortezza” dice qualche burlone, mentre tutti sanno che nulla di nulla è stato fatto in questi mesi di calma relativa, per separare davvero i due corpi in maniera efficiente e sicura e sarebbe davvero interessante capire se i fondi per l’incombente erano stati stanziati, se sono stati spesi e come sono stati spesi.
In ogni caso il marchio Covid resta indelebile, come stiamo constatando adesso, con buona pace delle assicurazioni fornite da chi governa la sanità regionale e locale e viene a pascolare politicamente in Atri, riempiendoci di sciocchezze insieme ai loro epigoni locali e pugnalandoci alle spalle alla prima occasione per preservare Giulianova.
Questa volta non si può tacere e non si può dimenticare.
A proposito la Lega di Atri che fine ha fatto ?
Il Sindaco di Atri in tutto questo ?
Chiamato in causa da un nostro allarme, prima ha abbaiato alla luna dicendosi contrario e condividendo le preoccupazioni e le ragioni di tutti, salvo poi, senza coinvolgere il Consiglio Comunale, approvare la scelta in pieno, cercando di giustificarsi in maniera patetica, arrampicandosi sugli specchi, abdicando al suo ruolo di eletto e non di nominato, convinto che gli atriani e il personale dell’Ospedale, cui deve rispondere, portino tutti l’anello al naso.
Delle due l’una: o è politicamente connivente con chi ha imposto questa opzione, cioé la lunga mano del Direttore Generale (Lega/Fratelli d’Italia/Forza Italia e compagnia cantando) oppure è politicamente incapace di far valere le ragioni di Atri
E’ davvero difficile dire cosa sia peggio
In un caso e nell’altro si faccia da parte e si dimetta.
Da parte nostra faremo di tutto perché questa tragica presa in giro non sia dimenticata.

I Consiglieri Comunali
Paolo Basilico - Abruzzo Civico Atri Giammarco Marcone – Atri Civica