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Presidio con sciopero di otto ore, questa mattina, davanti alla Betafence di Tortoreto. Gli operai si sono fermati per protestare contro il nulla di fatto del tavolo operativo che si è riunito nei giorni scorsi, alla presenza del sottosegretario Todde al Mise e che ha visto la conferma dell'interruzione di alcune linee di produzione e senza neppure un nuovo piano industriale. Altri scioperi sono previsti nei prossimi giorni.

«Come Fim-Fiom-Uilm crediamo che sia una situazione surreale. Dopo 6 settimane dall’ultimo incontro, l'azienda si presenta al tavolo senza numeri, senza un piano industriale credibile, confermando i licenziamenti e richiedendo inoltre finanziamenti pubblici.È un atteggiamento inaccettabile e irrispettoso nei confronti di un tavolo istituzionale e dei lavoratori di Tortoreto.

In questi mesi, dall’annuncio di chiusura dello scorso luglio, l'atteggiamento aziendale ha soltanto depauperato le prospettive economiche e l’appetibilità di uno stabilimento senza crisi produttive negli ultimi anni.La conferma dei licenziamenti da parte di Betafence preclude una trattativa sostenibile per il sindacato, servono e vanno trovate soluzioni alternative a livello istituzionale attraverso un confronto solo con coloro che seriamente vogliono la continuità produttiva e occupazionale per lo stabilimento di Tortoreto».

ASCOLTA QUI GABRIELE TESTARDI RSU