Comunale pieno di gente per la presentazione ufficiale della corsa da candidato sindaco del Pd e "Teramo Cambia" Manola Di Pasquale e i suoi 64 candidati, sulle note di Happy. Sullo sfondo la Teramo da cambiare, migliorare, in un video. "Quando diventerò sindaco, da brava donna di casa, avró molte molte faccende da fare: Teramo è messa peggio di quanto sapessi e l ho scoperto incontrando centinaia di persone in queste settimane..."
In questi cinque anni "abbiamo avuto intere famiglie e non gruppi politici al potere" che "hanno manifestato tutta la propria incapacità di avere un'idea politica concreta, un programma fattibile per questa città. Ecco io che sarò sindaco insieme a questa mia squadra vi dó la garanzia di capacità, idee e programmi perchè Teramo finalmente possa cambiare e crescere" ha dichiarato la Di Pasquale tra gli applausi. Di donna "forte, decisa, con idee e programmi chiari e concreti oltre ad essere radicata fortemente nella città" ha parlato il sottosegretario Giovanni Legnini. E ancora: "Non è rintracciabile in Italia il livello di concentrazione di poteri in capo a figure teramane in Regione sommato ad un livello tale di evanescenza di risposte e realizzazioni", ha aggiunto Legnini. Il quale ha sollecitato l'avvocato Cerulli Irelli (in prima fila tra i candidati in Regione) a proporre un lavoro di studio accademico sul "caso Teramo e sul livello di inutilità percepita sul territorio nonostante il livello di rappresentatività politica e istituzionale in Regione".
Sul palco per la Di Pasquale circondato dai candidati in Regione, il candidato governatore Luciano D'Alfonso:"Io non mi candido per caso...la Ragione che vale è quella delle persone, delle imprese, dei territori.Va ricostruita la Regione dell'Amministrazione", ha dichiarato, con un passaggio dedicato all'Università di Teramo dell'era D'Amico "che torna a far prevalere l'eccellenza". E poi il passaggio sull Sanità:"Il giacimento dell'ospedale Mazzini di Teramo sarà liberato dalle prepotenze..."