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Ancora una volta siamo costretti a denunciare la disastrata viabilità provinciale che, ad ogni ondata di maltempo, rappresenta una minaccia per la sicurezza stradale. Le precarie condizioni di manto e bordi stradali della nostra provincia si sono nuovamente aggravate a causa delle piogge; in poco tempo le strade vengono invase da fiumi di acqua e di fango provenienti delle frane e dagli smottamenti che ancora insistono ai lati delle carreggiate, e che non sono stati adeguatamente segnalati. In alcuni comuni si sono verificati ulteriori cedimenti che, nel caso di Castelli, sono stati tali da isolare parzialmente l’accesso al paese. Passata l’emergenza dello scorso Novembre, le misure messe in campo per ripristinare lo stato delle strade e curare i bordi sono ancora palesemente insufficienti. Da troppo tempo la provincia di Teramo non rinnova i manti stradali e non cura adeguatamente la manutenzione, ripulendo canaline e bordo strada. Ci sono buche profonde che, insieme alle frane e ai cedimenti strutturali, mettono in serio pericolo la sicurezza dei cittadini, soprattutto se ci si trova a guidare di sera o in altre condizioni di scarsa visibilità come in caso di temporali e nebbia. Il piano asfalti varato dalla provincia il 17 Aprile riguarda principalmente il comune di Atri, ma cosa si farà sul resto del territorio? Ormai i cittadini, con un misto di rabbia e rassegnazione provvedono come posso, intervenendo personalmente al mantenimento del bordo strada. In queste condizioni gli interrogativi sono molti, uno su tutti: qual è il significato dell’ente provinciale che tra i mandati principali ha quello di tutelare la nostra viabilità? Di certo non ne rimpiangeremo la scomparsa. Prima però ci piacerebbe avere spiegazioni. Anche se le risorse a disposizione della Provincia sono insufficienti, un ente non può rimanere semplicemente a guardare, a costo di mandare gli stessi impiegati all’opera. Il maltempo riapre inoltre un altro drammatico interrogativo: quali sono le azioni intraprese da provincia e regione per arginare il dissesto idrogeologico che minaccia numerosi punti del nostro territorio. Vogliamo ricordare agli amministratori che, nel gestire la cosa pubblica, non basta arroccarsi dietro la mancanza di fondi: occorre anche spiegare perché le risorse non sono sufficienti e magari coinvolgere i cittadini e le amministrazioni locali per trovare delle vie d’uscita. Inoltre, con la bella stagione alle porte, come reagiranno i turisti che arriveranno nelle varie località della provincia? Fino a quando la bellezza del nostro territorio potrà sopperire all’incuria con cui questo viene amministrato? Che ricadute ci saranno sulla nostra immagine e sul nostro sviluppo economico? Noi di SEL riteniamo che vadano fatte serie considerazioni sui temi di viabilità e tutela del territorio, per evitare di mettere costantemente a repentaglio la sicurezza dei cittadini e compromettere ulteriormente lo sviluppo economico. Nel frattempo chi risponderà alle nostre domande? Le imminenti elezioni concentrano sempre più l’impegno politico e l’attenzione pubblica sulle questioni relative alla campagna elettorale per cui i problemi della viabilità passano in secondo piano. Noi ci teniamo a ricordare che, anche se l’espressione politica attraverso la campagna elettorale è legittima, non si devono per questo disattendere gli impegni amministrativi altrimenti, visto com’è stata gestita la Provincia dal centro destra di Catarra, non riscontriamo molti meriti per rappresentare i cittadini in altri enti. Insomma, “piove sul bagnato”. SEL circolo di Castellalto