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ASLTERAMOSi è svolto nella giornata di ieri l'incontro del tavolo regionale abruzzese per l'avvio dell'anno scolastico convocato principalmente per monitorare la situazione epidemiologica all’interno delle istituzioni scolastiche della regione, nonché i servizi di trasporto scolastico. All'incontro hanno partecipato tutte le parti sociali e i rappresentati di tutti gli enti coinvolti contro la pandemia in atto. L'Anief, l'Associazione professionale e sindacale Anief  costituita nel 2009 da docenti e ricercatori in formazione paude alla circolare Asl

L'incontro ha fatto emergere la netta posizione assunta dalla ASL di Teramo che con nota del 9 novembre scorso, in coordinamento con il Comitato ristretto dei sindaci provinciali, ha dato proprie indicazioni sull’applicazione di misure anti-covid nelle scuole della provincia di Teramo, in una fase particolarmente delicata come quella attuale.

Il documento propone e invita le dirigenze degli istituti a sospendere immediatamente le attività didattiche in presenza di una o più classi in caso di informazioni relative a situazioni di positività quand'anche derivanti da test eseguiti presso laboratori privati, provvedendo, in tale periodo e nell'attesa che l'autorità sanitaria si attivi, allo svolgimento di modalità alternative di didattica, integrata e/o a distanza.

Il documento produce e persegue di fatto l'eliminazione dello spazio temporale che intercorre tra la richiesta di intervento alla ASL da parte della scuola e la sua effettuazione, situazione che al momento crea seri rischi per la diffusione del contagio; il documento equipara in una primissima diagnosi a tutti gli effetti i tamponi eseguiti da istituti privati a quelli eseguiti dalla stessa ASL.

Le indicazioni naturalmente vengono fornite anche per il personale scolastico, ai quali si applicano le stesse misure di prevenzione e sorveglianza che interessano gli alunni.

A tal proposito il sindaco di Teramo, il prof. Gianguido D'Alberto, presidente regionale Anci, dalla sua pagina Facebook ha dichiarato che “è stata emanata la richiesta circolare con la quale la ASL, in coordinamento con il Comitato ristretto, fa chiarezza sull’applicazione di misure anti-covid nelle scuole della Provincia di Teramo, in una fase particolarmente delicata come quella attuale”. Ha aggiunto che “il documento schematizza i casi, producendo una semplificazione che elimina, di fatto, lo spazio temporale che intercorre tra la richiesta di intervento da parte della scuola e la sua effettuazione, situazione che al momento crea seri rischi per la diffusione del contagio; oltre ad aver equiparato almeno nel mondo della scuola tamponi eseguiti dalla stessa ASL e quelli eseguiti da istituti privati, eliminando quindi ogni possibile criticità nel tempo che intercorre tra il risultato effettuato privatamente e il successivo controllo del sistema pubblico”. Il sindaco ha chiosato affermando che “ora più che mai è necessario far prevalere prudenza e cautela, garantendo la salute e l’istruzione dei nostri ragazzi e, a tal fine, ognuno deve fare la sua parte”.

Il prof. Rodrigo Verticelli, presidente regionale ANIEF Abruzzo, plaude all'iniziativa intrapresa dalla ASL di Teramo e dall'ANCI che dovrebbe essere presa ad esempio e riportata anche nelle altre realtà regionali e nazionali e invita tutti i componenti del tavolo ad attivarsi affinché il modus operandi finalizzato alla prevenzione consenta di mantenere le scuole del primo ciclo quanto più possibile aperte. È da preferire una classe con didattica a distanza di fronte alla nascita di un possibile focolaio, vanno rivisti gli attuali protocolli e armonizzati con quelle che sono le reali esigenze del territorio. Anief Abruzzo ritiene che una giusta collaborazione tra le varie figure territoriali possa permettere alle scuole che attualmente operano in presenza di vivere questi periodi con minore angoscia sapendo che all'occorrenza in via preventiva quel presunto caso possa essere immediatamente isolato insieme ai suoi presunti contatti.

La seconda ondata Covid sta colpendo seriamente la nostra regione con un RT sopra 1,5, con diverse località da zona rossa e presidi ospedalieri ormai senza posti, non va sottovalutata la prevenzione ove possibile e attuabile con piccole accortezze, va tassativamente perseverata.