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ospedaleMazziniApprendiamo, con soddisfazione, dagli organi di stampa, della manifestazione di interesse pervenuta alla ASL di Teramo per l’edificazione del nuovo ospedale per acuti nell’area di Villa Mosca.

Da sempre abbiamo sostenuto, come gruppo politico e consiliare, la necessità di non depauperare Teramo del nosocomio, convinti anche del fatto che la vocazione sanitaria dell’area su cui sorge il Mazzini dovesse essere valorizzata ulteriormente e non abbandonata.

Per dovere di cronaca e senza alcuna vis polemica ricordiamo la richiesta di referendum depositata con le altre forze di minoranza, dai nostri consiglieri comunali Maurizio Salvi e Franco Fracassa, bocciata da una maggioranza miope e troppo presa dal gioco delle parti.

Ricordiamo anche la nostra proposta consiliare di inserire l’area del Mazzini tra quelle utili per l’edificazione del nuovo ospedale, cristallizzata nel novembre 2019 ed inspiegabilmente votata con estremo ritardo, nell’ottica benefici-opportunità, dopo un lungo anno di vuote riflessioni da parte della maggioranza del Sindaco D’Alberto.

Stigmatizziamo pertanto l’atteggiamento del Sindaco D’Alberto e della sua maggioranza che non provvedendo rapidamente all’impegno preso nel novembre 2019 e quindi all’inserimento dell’area di Villa Mosca tra quelle possibili per l’edificazione del nuovo ospedale, hanno privato i cittadini teramani di un anno di proposte di progetto, avvantaggiando di fatto il sito di Piano D’Accio e la delocalizzazione della struttura ospedaliera.

Oggi esprimiamo la nostra soddisfazione nell’apprendere che quanto dicevamo, carte alla mano, grazie all’ipotesi progettuale estesa da tecnici che come noi hanno a cuore il destino del Mazzini, si può fare.

Auspichiamo a questo punto che il Comune di Teramo, la ASL e tutti gli organi di governo preposti, nel pieno rispetto di norme e procedure, producano a mezzo dei propri uffici tecnici gli studi di fattibilità ponendo le basi per l’utilizzo dell’area di Villa Mosca, già antropizzata e a vocazione sanitaria, per l’edificazione del nuovo ospedale per acuti.

La città, a cui è stato impedito di pronunciarsi su un tema urbanisticamente e socialmente decisivo, desidera che l’ospedale nuovo sia ubicato a Villa Mosca, con costi inferiori rispetto all’ ipotesi di Piano D’Accio, tempi più brevi, e spazi più ampi ed idonei, sia per le attività sanitarie, sia per la dimensione economica della città di Teramo.

Futuro In continuerà la sua battaglia fatta di idee, proposte e ragionamenti, affinché il futuro della città non sia lasciato all’improvvisazione, alle avventure e alle distrazioni, ma venga determinato con chiarezza e senso di giustizia nell’interesse dei cittadini teramani.

Il Coordinamento di Futuro In