La Provincia di Teramo sta ancora una volta subendo una decisione che la penalizza sul piano sociale, politico ed istituzionale senza riuscire a mettere in campo una chiara e definita posizione autonoma sul piano valutativo e rivendicativo.
Ci riferiamo alla decisione presa sui collegi elettorali che spacchetta la provincia di Teramo utilizzando il suo elettorato non per rappresentare un’identità e un contesto omogeneo sul piano sociale ed economico , come la logica e il buon senso suggerirebbero, ma solo come “riempimento” dei collegi di Pescara e L’Aquila.
In questi giorni abbiamo ascoltato molte voci solitarie che hanno giustamente protestato contro questa decisione incapace di fornire un’adeguata rappresentanza al nostro territorio e lesiva di una storia civile e di un’identità culturale, economica e sociale, ma è mancata ed ancora manca un’iniziativa ed un impegno mirato e collettivo nel quale tutta la Provincia fa sentire la propria voce e sostiene le proprie ragioni.
Lo diciamo anche perché siamo convinti che, con una lettura più attenta, oggettiva ed attuale della realtà regionale, ci possono essere definizioni diverse dei collegi elettorali con le quali rappresentare meglio non solo i cittadini teramani ma anche quelli abruzzesi.
Per questo abbiamo deciso di chiedere formalmente al Presidente della Provincia la convocazione dell’assemblea dei sindaci allargata ai parlamentari, consiglieri regionali e alle rappresentanze sociali ed economiche per far emergere con chiarezza le posizioni di ognuno e mettere in campo un’azione comune che è necessaria, opportune e ragionevole.
In questa provincia, purtroppo, continua a mancare uno spirito di comunità che sappia e possa rappresentarne puntualmente gli interessi dei cittadini oltre le appartenenze politiche e/o organizzative, ma in questo tempo nel quale in ogni momento ci viene ricordato ed imposto che si compete su uno scenario globale, è indispensabile saper riconoscere e sostenere gli interessi comuni. Ed è certo che lo smembramento della provincia di Teramo sul piano elettorale danneggia tutti i cittadini di questo territorio impedendogli di avere una rappresentanza omogenea con la loro storia e la realtà attuale.
Ma noi siamo certi e vogliamo credere che si possa ancora scongiurare questo scenario se in questa direzione i tanti rappresentanti politici ed istituzionali sapranno far sentire la loro voce e il loro protagonismo per un’azione collettiva possibile e credibile.
Per quanto ci riguarda non mancherà il nostro impegno ed il nostro contributo.
Confindustria Teramo CGIL Teramo CISL Teramo UIL Teramo
Cesare Zippilli Giovanni Timoteo Fabio Benintendi Fabrizio Truono