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BIMBACASOMEDICOQuesta è una storia triste. Di quelle che fanno male al cuore e graffiano l’anima.

È la storia di una bambina piccola e della burocrazia grande.
É la storia di un padre che cerca risposte.

È la storia di una cosa semplice che diventa difficile,

È la storia di un diritto. Negato.

La protagonista, che chiameremo Maria (il nome vero è giustamente coperto dalla privacy) é una bambina teramana diversamente abile. Avrebbe bisogno, come prevede la legge, di poter seguire la lezioni con l’aiuto di un’insegnante di sostegno. Ma perché questo accada, la diversa abilità, quella che la burocrazia identifica come “invalidità”, deve essere certificata da una commissione medica. 

Ed è giusto. 

E così avviene, Maria viene visitata a Teramo il 15 settembre 2020. Maria viene riconosciuta "portatrice di handicap".  La prassi prevede che la commissione medica, una volta redatto il verbale, lo invii alla scuola per la nomina dell’insegnante di sostegno.

Operazione considerata così importante dalla macchina scolastica italiana, che anche in occasione delle chiusure per le norme Covid, ai bambini diversamente abili viene comunque riservata la possibilità di frequentare in presenza.

A Maria, no.

Perché sono passati quattro mesi da quel 15 settembre, ma di quel verbale non c’è traccia. 

Quattro mesi, centoventi giorni, un terzo  di un anno, per mandare un verbale ad una scuola!

Che fine ha fatto quel verbale?

Perché Maria è ancora senza insegnante di sostegno?

Il padre di Maria, sempre più turbato dai ritardi, il 12 dicembre scrive alla commissione medico-legale, e chiede dove sia il verbale ...e qui, la burocrazia raggiunge l’apoteosi.

“Trattandosi di dati sensibili...la richiesta deve essere presentata dall’avente diritto, o da un suo delegato con documento di riconoscimento di entrambi”.

Quindi, per sapere perché, dopo 120 giorni, la commissione non abbia inviato il verbale alla scuola e perché, in questi 120 giorni, la piccola Maria ha dovuto rinunciare al suo diritto ad avere un insegnante di sostegno... la richiesta la dovrà fare Maria stessa?

Che Paese è quello nel quale la forma diventa più importante della sostanza?

È il Paese nel quale Maria non va a scuola e il padre va da un avvocato