«Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti nelle ultime settimane» dice il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Il Sindaco di Teramo scrive: «Rientrare a far parte della zona gialla, a partire da domani, ci proietta verso l’esigenza di allontanare, almeno in parte, questo peso dell’incertezza generale per qualsiasi azione da compiere.
Continuiamo tutti ad essere responsabili e rispettosi delle misure di distanziamento così da poter vivere alcuni dei ritrovati spazi di quotidianità che meritiamo, poiché non dobbiamo mai smettere di ascoltarci e dedicarci anche ai nostri desideri.
Chiedo a Voi Ragazzi, consapevole della Vostra stanchezza, di essere particolarmente attenti nel non creare, evitare situazioni di assembramenti che rappresentano un pericolo per ciascuno e per chi Vi è caro.
Da troppo tempo la vita collettiva è stata sconvolta, ma soltanto prendendoci cura gli uni degli altri, seppur distanti, potremo tornare ad essere vicini!».
Eppure sabato sera, a Teramo, è stato un "libera tutti", tra i giovani adolescenti in particolare e nessun controllo. Anzi.Il timore è che da oggi, con molte regioni nella fascia con le limitazioni meno severe (solo cinque sono in arancione e nessuna è rossa), si possa determinare un'accelerazione della trasmissione del virus i cui effetti vedremo a fine febbraio. I numeri elaborati dalla cabina di regia confermano che dal Lazio al Veneto, dall'Abruzzo alle Marche, si sono create le condizioni per parziali riaperture nell'ambito delle fasce gialle, che possono restituire ossigeno alle attività economiche, a partire da bar e ristoranti che possono aprire sia pure fino alle 18. Ma le immagini che arrivano da varie città, preoccupano, perché proprio ora in cui i divieti sono meno rigorosi bisogna fare più attenzione: è importante evitare che il contagio riparta a velocità troppo elevata.
Gli esperti consigliano di indossare per una massima protezione, soprattutto dove ci sono molte persone, la mascherina Ffp2 a contatto con la bocca e il naso, la chirurgica sopra.