Anche se fossimo sulla neve, la pista rossa sarebbe pericolosa. Non come una pista nera, ma comunque pericolosa. Certo, non pericolosa come quella che, con un vero e proprio straordinario colpo di genio, il Comune di Teramo ha realizzato a sorpresa, oggi pomeriggio, in piazza Garibaldi. Cioè nel nodo viario più trafficato della città. Una pista rossa, tonda e colorata, come un girotondo purpureo, destinato ad ospitare il passaggio dei ciclisti. Dei ciclisti? Sì, dei ciclisti… quella è una pista ciclabile, anzi no: una corsia ciclabile, cioè un ritaglio di asfalto largo quasi come il manubrio di una bicicletta sul quale, nelle intenzioni dei filosofi della mobilità sostenibile, dovrebbero passare le biciclette, addirittura incrociando a 90° sul limite della rotonda tutto il traffico in uscita. Così, ad occhio, ma è una nostra impressione, sembra rischiosissima, visti i modi teramani di attraversamento della piazza e, soprattutto, non si intuisce quale sia il flusso di traffico ciclistico che deve attraversare la piazza sulla “pista rossa”, piuttosto che utilizzare i più sicuri attraversamenti pedonali sulle vie di accesso o, magari, con qualche sistemazione, i sicurissimi sottopassaggi. Probabilmente “figlia” della necessità di dare una risposta agli input europei, anche per intercettare qualche fondo speciale, questa pista rossa sembra davvero fuori luogo nella più trafficata piazza cittadina. Benvenuti nella città della bicicletta.