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Pubblico convegno mostra_ Giovanna Marinelli, Francesco Di Marco, Stefano Saverioni, Gianfranco Spitilli INSTALLAZIONE VIDEO SUL RICAMO ph Spitilli banda2 banda1 BANDA ph Spitilli Sabato 17 maggio 2014, nel Palazzo De Berardinis di Canzano, è stata inaugurata la mostra “Canzano si racconta. Documenti, storie e immagini delle famiglie di Canzano dal XVII secolo”.   La mostra, a cura di Giovanna Marinelli, Stefano Saverioni e Gianfranco Spitilli e promossa in occasione del restauro dei sotterranei di Palazzo De Berardinis – Le Sale delle Volte – per opera dell’impresa di Luciano Cioci e dell’architetto Carlo Ciabattoni, si concentra per un verso su alcune delle famiglie più antiche che hanno segnato la storia di Canzano a partire dal XVII secolo, ancora presenti in paese con alcuni degli ultimi eredi.   Durante l’inaugurazione il Sindaco di Canzano, Francesco Di Marco, ha ringraziato tutti coloro che hanno consentito la realizzazione della mostra ricordando come sia importante “creare attrazioni sul territorio per valorizzarlo, incrementando il turismo per dare un segnale alle generazioni future offrendo esperienze. La cultura è l’unico bene che diviso tra tutti diventa più grande”.   “Il lavoro è durato diversi mesi su vari archivi e sulla testimonianza di 25 persone – ha spiegato Spitilli – Abbiamo lavorato sulla memoria fotografica di circa 300 immagini riuscendo a comporre un affresco molto ricco. La storia di Canzano può essere ripercorsa anche attraverso la storia delle famiglie, notabili e rurali, di professionisti e di contadini, che nei secoli hanno regolato l’economia e la vita politica, condizionato i mestieri e le attività, dettato lo sviluppo urbanistico e determinato l’evoluzione sociale e culturale del paese. Ad esse sono state dedicate un ricordo, ripercorrendone la storia o proponendo dei documenti di particolare interesse accompagnati da foto degli album di famiglia”.   “La mostra – ha detto la Marinelli – è un mosaico di particolari che si ricompone. E’ un universo di famiglie rurali, disseminate nelle contrade e nelle case sparse, che hanno costruito nei secoli l’articolata storia quotidiana del territorio attraverso le loro competenze artigianali e agricole, le usanze, i saperi e i sistemi di pensiero, spesso antagonisti, più frequentemente complementari a quelli delle famiglie padronali dalle quali dipendevano”.   “La mostra – ha affermato Saverioni - è il frutto della partecipazione convinta di tanti cittadini che hanno risposto all’invito dell’Amministrazione Comunale contribuendo a fare dell’iniziativa un momento importante nel processo di ricostruzione dell’identità storico-sociale di Canzano. L’esposizione propone i primi risultati di una ricerca sulle fonti orali, basata sulla raccolta di testimonianze presso gli attuali abitanti, completando così il quadro della documentazione con materiali multimediali audiovisivi, sonori e fotografici, o con documenti cartacei più recenti, ma non meno importanti per la definizione di un quadro complessivo che includa anche le vicende del XX secolo, denso di radicali trasformazioni socio-economiche”.   Presenti, tra gli altri, anche l’Assessore Regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio che ha sottolineato come sia stato “arricchito il territorio di un contenuto e di un contenitore” e Angeloandrea De Martinis, autore dei testi presenti in mostra.   “Canzano si racconta” si propone, dunque, come un percorso narrativo propedeutico all’allestimento di un “Museo dei saperi familiari” che, accanto alla documentazione d’archivio (Primo piano e Sale delle Volte), consenta di esporre, negli spazi ampi e suggestivi di Palazzo De Berardinis, le testimonianze e gli oggetti di famiglia tramite installazioni multimediali e un uso evocativo della rappresentazione fotografica, ma anche di mostrare l’impegno costante e attuale dell’Associazione “Ars et Labor”, presieduta dalla signora Editta Serpente, per tramandare l’arte del ricamo alle nuove generazioni (Piano terra).   A fine inaugurazione è stato trasmesso il documentario “Canzano si racconta” di Stefano Saverioni e Gianfranco Spitilli con la supervisione di Giovanna Marinelli per la regia di Saverioni.   La mostra - promossa dal Comune di Canzano e dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Archivio di Stato di Teramo in collaborazione Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo – è stata realizzata dall’Associazione Bambun e da PTS Art’s Factory, con il contributo della Fondazione Tercas.   La mostra, ad ingresso libero, sarà aperta al pubblico tutti i sabato (ore 17-20) e domenica (ore 11-13 e 17-20) fino al 28 settembre 2014.