«Ad un anno dalla chiusura dei teatri, le perdite di indotto ammontano, secondo i dati censiti tra gli aderenti al coordinamento, a 150mila euro mensili e alla disoccupazione per un centinaio di lavoratori coinvolti con spazi culturali che rischiano la chiusura definitiva». A comunicarlo è il coordinamento "Lorsa" - Lavoratori e organismi dello Spettacolo dal vivo Abruzzo, nato a marzo del 2020 in risposta allo stato di crisi e alla chiusura dei teatri con il fermo su tutte le attività di spettacolo dal vivo e di formazione dovuti alla pandemia.
«Ancora una volta la Regione Abruzzo, noncurante di queste realtà dello spettacolo dal vivo e minimizzando sulla straordinaria capacità artistica e organizzativa delle stesse, continua a riconoscere come professionisti dello spettacolo solo quelli finanziati dal Fus, ignorando completamente le compagnie professionali extra Fus», dicono dal coordinamento. «Queste vengono considerate da sempre dalla Regione Abruzzo alla stregua di compagnie amatoriali o semplici associazioni culturali, né viene minimamente tenuto conto delle grandi difficoltà che esse stanno sopportando dall'inizio della pandemia e di come resistono da sempre occupandosi di porzioni di territorio non serviti dalle istituzioni culturali».
Anche di questo si parlerà questa sera a Rebus, alle ore 21, sul canale 115 con l'assessore alla cultura del comune di Teramo: Andrea Core, con il presidente della Riccitelli: Alessandra Striglioni Ne' Tori, con il presidente di Acs: Stefano Scipioni, con Silvio Araclio di Spazio Tre, con l'attore di teatro: Giacinto Palmarini e con Nicoletta Dale di Faremusika.Stasera, ore 21, Rebus, canale 115.