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Roseto riapre, questa sera. Tornano ad illuminarsi le attività in particolare bar, ristoranti, pub, palestre. Come se il Covid 19 non ci fosse mai stato. Non ci saranno i clienti ma luce, tanta luce, come sei mesi fa. E' una protesta pacifica quella andata in scena oggi per ricordare al Governo e alla Regione che loro ci sono.
Scrive Francesco Auricchiella sul suo profilo facebook:
«Questa protesta PACIFICA E RISPETTANDO COMUNQUE LE REGOLE nasce perché dopo un anno non è cambiato nulla anzi le cose sono peggiorate.
Tra 10 gg sono esattamente 6 mesi che le attività di somministrazione sono chiuse e l’Abruzzo per assurdo e’ la regione che nel 2020 ha fatto più giorni di chiusura di tutti.
144 se non ricordo male.
Senza parlare del fatto che tante altre attività tipo palestre, mondo della cultura,mondo dello spettacolo e via dicendo sono chiuse da molto più tempo.
Ma in tutto questo il problema sta nel fatto che le partite iva in toto praticamente sono state maltrattate più di tutti perché gli aiuti che sono stati dati non sono stati aiuti. Soprattuto dopo l’ultimo decreto sostegno, dove chi ha potuto usufruirne perché aveva i numeri per farlo (si parla di circa il 10/15%) si è visto sostenere dallo stato ricevendo circa il 4,5% di quello che ha perso, quindi per dirlo in modo educato lo ha preso in quel posto. Perché secondo loro un’attività ricevendo il 4,5% di quello che ha perso copre le perdite. Peccato che però abbia affrontato comunque spese di un’attività che ha lavorato normalmente. Chi non ha potuto riceverlo perché non aveva i numeri lo ha preso in quel posto due volte. Spese uguali senza aiuto.
Personalmente mi pongo sempre la stessa domanda: ma mai nessuno pensa al fatto che dietro un’attività c’è un mondo? Un ristorante che non lavora non compra la carne, la farina,le uova, il vino ecc ecc , i fornitori che ci fanno con la roba che non vendono? Un bar che non compra il caffè, i cornetti, le caramelle ecc ecc, i fornitori che ci fanno?
Una palestra chiusa non compra macchinari,attrezzature e via dicendo, i fornitori che ci fanno?
Ma soprattutto nessuno pensa che dietro le attività ci sono delle famiglie?
Io personalmente e lo dirò sempre sono uno fortunato. Perché ho una moglie che fa tutt’altro mestiere e una famiglia in generale che un sostegno me lo può dare.
Ma cosiddette attività a gestione familiare, di cosa dovrebbero campare.
Chi li aiuta?
Queste secondo me sono le domande che chi sta in alto dovrebbe farsi.
Ps. Oggi avrei festeggiato 2 anni di attività. Ma qui da festeggiare non c’è niente».