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Sembravano dovessero essere due le buste arrivate all'attenzione della Gran Sasso Teramano. Ed invece una era ed una è rimasta l'offerta che ha avuto l'aggiudicazione provvisoria sugli impianti dei Prati di Tivo: ed è quella di Marco Finori: 900 mila euro piu 100 mila allegaata già alla proposta. Il 30 settembre la Gst incasserà 300, poi ogni 200  mila euro per ogni anno per quattro anni totali. La Gran Sasso Teramano si è disfatto delle proprietà immobili delle due stazioni dei Prati di Tivo e di Pratoselva.

«Oggi, alle 11,29 è stata presentata una busta senza mittente ma non era una busta di offerta ma una nota di precisazione sul bando da parte della Siget a cui avevamo già risposto - evidenzia il liquidatore Gabriele Di Natale - non c'è stata l'affollamento dei partecipanti, forse erano situazioni strumentali - prosegue Di Natale -  Io spero nel buon senso di tutti, c'è di mezzo un territorio, ci sono di mezzo le famiglie».

 Subito dopo si è tenuta l'assemblea dei soci per dare atto di quello che è accaduto e iniziare a saldare i primi creditori.

Per l'estate si inizierà a lavorare sperando, dice sempre Di Natale, nell'Asbuc. Per la commissione c'erano: Divinangelo D'Alesio e il commercialista Augusto Valchera.WhatsApp_Image_2021-05-03_at_16.38.34.jpeg