“Occorre un impegno collettivo per riproporre la scuola al centro dello sviluppo e della crescita del Paese insieme a tutte le forze sociali, anche i sindacati. La scuola è il motore e deve avere ben chiaro dove andare. Il Patto che stiamo scrivendo con le forze sociali è un impegno reciproco per cogliere l'idea di un Paese che ritrova nella sua scuola il motore dello sviluppo". Lo ha detto il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi intervenendo al convegno dal titolo: “Con i giovani protagonisti nella storia per la ripartenza. Gli adolescenti e il patto educativo globale e inter-generazionale” organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo in collaborazione con la Diocesi di Teramo-Atri. Il Ministro Bianchi ha encomiato il lavoro sinergico istituzionale messo in campo in Abruzzo con queste parole: "Fatene un caso nazionale". Ha quindi ringraziato "per l'impegno ad aprire il nuovo anno ogni giorno, non solo il primo settembre". "Difendete la metodologia, la ricerca pregevolissima, le riflessioni, il lavoro. Il patto per la scuola in Abruzzo diventi modello in tutto il Paese". "Bisogna avere l'umiltà di scambiare forze e debolezze", ha esortato Bianchi”. Il Ministro ha reso un plauso alle rilevazioni messe in campo dall’USR Abruzzo per comprendere come gli studenti abbiano vissuto la delicata fase legata alla pandemia. Il convegno è stato aperto dal Vescovo di Teramo, Monsignor Lorenzo Leuzzi. Dopo i saluti istituzionali il direttore Generale dell’Ufficio Scolastico regionale per l’Abruzzo, Antonella Tozza, ha presentato i primi risultati di una serie di iniziative volte a rilevare e comprendere come il distanziamento sociale e la didattica a distanza abbiano influito sulla vita scolastica degli studenti abruzzesi. La rilevazione sulla percezione dei ragazzi sulla Dad ha riguardato la terza media e biennio delle superiori ed è stata elaborata dal comitato paritetico, composto dall’USR Abruzzo e dall’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo, nell’ambito dell’attuazione delle strategie e delle attività previste anche nell’ambito di un Protocollo d’intesa. Ciò che sembra emergere ad un primo esame dei dati è che la scuola abruzzese, globalmente, sembra aver assorbito senza traumi eccessivi l’urto devastante del lockdown. “Anche in questo frangente – ha commentato il direttore generale USR Abruzzo, Antonella Tozza – la scuola abruzzese si è mostrata resiliente – così come lo è stata in occasione del sisma del 2009. Sebbene risulti dalla fotografia un modo di fare scuola ancora tradizionale ed a carattere trasmissivo, si va consolidando la tendenza non sporadica né frammentata del ricorso alla didattica innovativa. Non dobbiamo comunque trascurare alcuni primi segnali indicativi del disagio: il 56% degli studenti in Dad si annoia, si stanca o si distrae”. Il convegno si è concluso con la premiazione della squadra vincitrice di un Hackathon durato due giorni che aveva come tema della sfida la progettazione di una nuova modalità tesa ad integrare l’educazione non formale nel sistema scolastico. La squadra vincitrice: “The Experience group” ha presentato un progetto, sulla strutturazione di corsi di formazione incentrati sulle competenze di leadership, che sarà presentato al consiglio regionale d’Abruzzo e risulta essere in linea con la multiforme progettazione del Piano per l’Estate, promosso dal Ministero dell’Istruzione.