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Se sarà o meno ballottaggio a Teramo lo deciderà la commissione elettorale che il presidente del Tribunale di Teramo, Giovanni Spinosa, ha nominato poco fa e che si sta insediando in Comune. La commissione si sostituisce, di fatto, al presidente di seggio, segretario e scrutatori, della sezione n.50 di San Nicolò al Tordino dove sono state conteste alcune schede su cui la "croce" era stata apposta usando una matita di colore viola. In ogni caso, le operazioni di voto di questa sezione, la 79esima su 80 scrutinate a Teramo, saranno portate a chiusura dalle commissione elettorale centrale nominata dal Tribunale e presieduta da un giudice. Qualsiasi ricorso o contestazione di sorta, i candidati sindaci potranno sollevarle solo dopo la chiusura delle operazioni, la cui tempistica non è dato conoscere. Al momento, con 79 sezioni scrutinate su 80 la situazione è questa: Maurizio Brucchi al 49,79% con 16.467 voti; Manola Di Pasquale al 25,10% con 8.301 voti; Fabio Berardini all'8,17% con 2701 voti; Gianluca Pomante al 7,72% con 2553 voti; Graziella Cordone al 4,07% con 1346 voti; Berardo Rabbuffo al 2,60% con 866 voti e, infine, Giorgio Giannella al 2,56% con 848 voti. Esito elettorale sospeso, di fatto, a Teramo: né ballottaggio né elezione al primo turno. Decide il Tribunale. A creare il caos è stata una giovanissima presidente di seggio che non è riuscita a chiudere il conteggio delle schede. GUARDA IL SERVIZIO