La ricostruzione delle nostre case è ancora una chimera. Si snelliscono le procedure e gli annunci si susseguono, ma a quasi 5 anni dal terremoto e dagli sgomberi siamo ancora ai blocchi di partenza;
le poche famiglie ad aver intravisto uno spiraglio di luce con l'assegnazione delle abitazioni acquistate dalla Regione, si trovano ad affrontare mille peripezie per allacci delle utenze, traslochi, presenza di barriere architettoniche, ascensori non funzionanti e con il grande problema di dover affrontare ingenti spese per poter accedere ai nuovi alloggi.
Nel frattempo l'erogazione dei contributi per l'autonoma sistemazione relativi alle mensilità di marzo e aprile che dovrebbe dare una piccola, ma vitale boccata d'ossigeno agli sfollati, continua ad accumulare mesi di ritardo e probabilmente non si concretizzerà prima della fine di giugno o addirittura slitterà anche al mese di luglio. Tante famiglie con le modeste entrate, ancora più ridotte dalle restrizioni anti pandemia, dopo aver pagato gli affitti non riescono più a sbarcare il lunario. Ritardi inspiegabili e ingiustificabili che dimostrano solo una scarsa attenzione e considerazione della politica e delle istituzioni nei confronti degli sfollati. Riscontriamo difficoltà, a volte insormontabili, perfino nell'accesso alle dovute informazioni. Si resta basiti e sconcertati davanti a tanta disorganizzazione e indifferenza.
Il Comitato E.r.p. esprime rammarico e disappunto per quella che appare e si avverte come una offensiva e inaccettabile presa in giro. In mancanza di risposte e garanzie esaudienti per il futuro, gli sfollati saranno costretti nelle prossime settimane a manifestare e protestare per tutelare i propri legittimi interessi.