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Ieri sera si è tenuta nella sala del consiglio comunale di Martinsicuro un’assemblea dal titolo “Martinsicuro dice no alle trivelle”, organizzata dal Coordinamento Nazionale NoTriv, Mountain Wilderness e WWF con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale. L’iniziativa è stata molto partecipata con un folto pubblico attento che ha anche partecipato al dibattito finale. 

Al centro del dibattito la recente autorizzazione del Ministero della Transizione Ecologica ad un progetto dell’ENI SpA per la perforazione del pozzo Donata 4 DIR per lo sfruttamento delle riserve di idrocarburi nel mare antistante Martinsicuro e San Benedetto del Tronto a pochi chilometri dalla costa. 

Il Prof. Enzo Di Salvatore, costituzionalista e da sempre impegnato sul tema delle ricerche ed estrazioni di idrocarburi, ha tracciato un quadro della situazione e ha evidenziato alcune carenze procedurali dell’iter approvativo che potrebbero essere oggetto di un ricorso straordinario al Capo dello Stato al fine di cercare di scongiurare il pericolo di avere davanti alla costa teramana l’ennesimo impianto di estrazione di idrocarburi.  

Enrico Gagliano del Coordinamento NoTriv ha evidenziato la preoccupante situazione abruzzese che vede praticamente tutto il mare antistante la nostra costa e circa il 50% del territorio a terra oggetto di istanze e concessioni di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi, mentre Dante Caserta del WWF Italia ha messo in luce le pesanti contraddizioni delle politiche energetiche nazionali che non sembrano essere in grado di assicurare il superamento dalla nostra dipendenza dalle fonti fossili. 

L’ultimo dei relatori, Mario Marano Viola, storico ambientalista di Martinsicuro, ha richiamato la vocazione del nostro territorio legata al turismo e alla pesca che subirebbero sicuramente un danno dall’insediarsi dell’industria petrolifera. Il Prof. Viola ha anche ricordato come da anni giace nei cassetti la proposta di istituire il Parco del Piceno, previsto da una legge nazionale tra i siti di reperimento delle nuove aree marine protette: riprendere l’iter istitutivo del Parco potrebbe essere un importante deterrente contro il nuovo insediamento dell’ENI SpA e costituirebbe una valida alternativa di sviluppo sostenibile legato alla tutela ambientale. 

Presenti all’incontro anche il Sindaco, Massimo Vagnoni, e l’assessore all’Ambiente, Marco Cappellacci, che hanno ribadito la contrarietà dell’Amministrazione Comunale a questo progetto prendendo l’impegno a chiedere un’azione comune alla Regione, alla Provincia e ai Comuni vicini, nonché a promuovere tutte le azioni necessarie per contrastarlo ad iniziare dal ricorso straordinario al Capo dello Stato. 

Da Martinsicuro, in quella che è stata una delle prime assemblee pubbliche dopo il forzato stop legato alla pandemia, è necessario che riparta l’impegno di tutti per contrastare le azioni di chi vorrebbe trasformare l’Abruzzo da regione verde a regione nera: le battaglie contro il Centro Oli di Ortona, la piattaforma petrolifera di Ombrina Mare o i sondaggi per la ricerca a Colle dei Nidi dimostrano che quando c’è una forte e convinta opposizione di cittadini, associazioni e istituzioni fermare la petrolizzazione è possibile.