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foto 2 com. stampa n.7-2014 Nel paese di Aurelio Saliceti padre della Repubblica Romana, la Festa della Repubblica è un appuntamento particolarmente atteso e diventa l'occasione per riflettere sui grandi temi della democrazia: un calendario di eventi a partire da questa mattina con la Commemorazione di tutte le vittime di genocidi, violenze e discriminazioni e l'apposizione di una lapide presso il Monumento ai caduti alla presenza delle scolaresche. "Una intera settimana nella quale poniamo al centro della nostra riflessione i principi sui quali fonda la nostra Repubblica democratica, principi che evidentemente non possono essere mai dati per scontati visto che la durezza della crisi e le fratture sociali fanno intravedere un futuro difficile riaccendendo in Europa vecchi e nuovi nazionalismi che sfociano in forze antidemocratiche e antirepubblicane - dichiara il sindaco Mario Di Pietro che questa mattina nella sala consiliare, insieme al consigliere provinciale Renzo Di Sabatino, a Mirko De Berardinis dell'Anpi, a Flaviana Pavan, consigliera comunale, al dirigente scolastico Achille Volpini a Viviana Di Febo, assessore alla Cultura, ha incontrato i giovanissimi cittadini, gli alunni della scuola comprensiva "anche per riannodare il filo della storia, raccontando l'orrore dei genocidi e delle discriminazioni che non sono solo storia del passato" e promuovere la cultura dell’accoglienza dell’altro portatore di qualsiasi diversità. L'appuntamento più atteso e suggestivo è quello del 2 giugno, Festa della Repubblica, quando nella Sala Consiliare, a partire dalle 10.30, si svolgerà il "battesimo civico" con una cerimonia che sancisce il passaggio dei diciottenni alla cittadinanza attiva. A tutti i nuovi maggiorenni verrà consegnata una copia della Costituzione della Repubblica Italiana e della Costituzione della Repubblica Romana del 1849, alla cui stesura contribuì il concittadino Aurelio Saliceti. Lectio Magistralis sulla Costituzione del professor Enzo Di Salvatore, docente della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Teramo. All'iniziativa partecipano anche le due pro loco, quella Di Bellante e quella del borgo di Ripattoni. Mercoledì 4 giugno, è di scena "il lavoro" nelle sue numerose e spesso controverse declinazioni partendo dall' articolo 1 della Costituzione "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". Già, ma quale lavoro? Questa la domanda legittima, nel Paese con il più alto tasso di disoccupazione europea e con una disoccupazione giovanile arrivata al 40%. Ne parleranno il rettore dell'Università di Teramo, Luciano D'Amico, il segretario provinciale della Cgil, Alberto Di Dario, il consigliere provinciale Renzo Di Sabatino, il neoconsigliere regionale Dino Pepe, il giuslavorista Franco Di Teodoro. L'appuntamento è a Palazzo Saliceti alle ore 18. Sempre a Palazzo Saliceti, venerdì 6 giugno, a partire dalle 18, la Settimana della Repubblica si chiude con la presentazione del libro: “La Resistenza a Teramo Documenti e immagini”, con la partecipazione dell’autore Sandro Melarangelo.