Staccata la corrente agli impianti dei Prati di Tivo. Da questa mattina, non c’è più energia per alimentare la cabinovia e gli altri impianti, perché la Gran Sasso Teramano non avrebbe pagato bollette, sempre per un imporlro di circa 38mila euro. La decisione del fornitore è arrivata alla fine di un percorso fatto di solleciti e piani di rientro non onorati. Resta da capire come sia potuto accadere, alla luce del fatto che l’attuale gestore Finori in Provincia aveva manifestato la volontà di coprire i debiti della Gst, una volta perfezionato l'iter della gara, ma la cosa evidentemente non ha avuto seguito, probabilmente anche a causa dei tempi legati alla gestione burocratica del passaggio degli impianti all’aggiudicatario. Certo, questo nuovo problema non giova al processo di riapertura degli impianti, che si sperava potesse avvenire ad agosto. Sarà difficilissimo.
Intanto, ieri si è tenuta un’assemblea dell’Asbuc, nel corso della quale si è deciso di mandare una richiesta alla Gst, perché si metta per iscritto la possibilità di dare a Finori, in virtù dell’aggiudicazione della gara, la possibilità di avere una concessione temporanea per riaprire al più presto, in attesa del disbrigo di tutte le pratiche dell’iter burocratico.
AS