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TARTUFIGARADomenica 29 agosto per il 7° anno consecutivo, a Castelli in Loc. San Salvatore, grazie all'organizzazione dell'associazione Il Faggio, torna la gara per cani da tartufo che si contenderanno il bellissimo trofeo realizzato dal Circolo REF di Isola del Gran Sasso.
Oltre al trofeo ci saranno premi per tutti i partecipanti a cominciare dagli utili vanghelli, targhe in pregevole ceramica di Castelli, piante micorrizzate, mangimi per l'alimentazione del prezioso alleato del tartufaio, il cane.
La manifestazione si inserisce in un contesto interregionale, aspetto, quest'ultimo utile per mantenere l'attenzione verso questo mondo che potrebbe concorrere a promuovere il nostro territorio e quindi incrementare il reddito degli abitanti delle aree interne così come avviene in altre località dalla tradizione tartuficola consolidata e che spesso utilizzano il prodotto della nostra regione.
All'edizione di quest'anno parteciperà per il secondo anno consecutivo il Gruppo Cinofilo Antiveleno dei Carabinieri Forestali che simulerà una azione di ricerca di bocconi avvelenti. Tale prova darà certamente dimostrazione dell'alto grado di addestramento dei cani e della capacità tecnico organizzativa del Gruppo cinofilo.
"Ringraziamo per il contributo concesso dal consozio BIM del Vomano, Tordino su richiesta del Comune di Castelli, inoltre si ringrazia per il patrocinio cocesso alla manifestazione la Confederazione Italiana Agricoltori provincia CIA L'Aquila Teramo, i Comuni di Castel Castagna, Colledara, Isola del Gran Sasso e Tossicia e la ditta Trivelli" sottolineano gli organizzatori
La giornata si svlogerà nel seguente modo:
• ore 7,30 Iscrizione cani;
• ore 9,00 Inizio gara;
• ore 12,00 premiazione
L'associazione registra l'interesse crescente delle amministrazioni locali rispetto alle potenzialità ed opportunità che il comparto tartuficolo può mettere a disposizione del territorio.
Infine, una nota dolente, del perdurare di assenza di azioni concrete per il contenimento dei famigerati cinghiali che continuano a distruggere le aree vocate. Con quest'andamento si andrà incontro alla distruzione degli abitat naturali per la crescita del tartufo quindi finiremmo come altre nazioni europee dove oramai i tartufi si ottengono solo con le coltivazioni