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Con una lunga nota il CAMS, Coordinamento Abruzzese Mobilità Sostenibile, sodalizio formato da Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, Legambiente Fiab Giulianova, Fiab PescaraBici, Fiab VastoPedala, Bicincontriamoci Sulmona, Mobilità sostenibile marsicana, Critical Mass Pescara e Salvaiciclisti Montesilvano, chiede ai Ministeri dell'Ambiente, dei Trasporti e del Turismo, azioni concrete per lo sviluppo, in Italia, di una rete per la mobilità ciclistica e il cicloturismo. La rete, rappresentata dal progetto Bicitalia della FIAB, si collegherebbe con gli itinerari ciclabili europei Eurovelo, portando, da subito, numerosi vantaggi sia in termini turistici che di mobilità sostenibile. Uno studio del Parlamento Europeo evidenzia come, nel 2012, il turismo in bicicletta abbia mosso, in Europa, un giro d'affari pari a 44 miliardi di eruo. L'Italia ha tutte le potenzialità per rientrare in questo circuito virtuoso ma servono norme di legge (la legge sulla mobilità ciclistica è ancora allo studio in parlamento), modifiche al codice della strada ed investimenti, sia per infrastrutture che per azioni di promozione e valorizzazione. L'Abruzzo non è all'anno zero, avendo approvato, nel marzo 2013, una norma sulla mobilità ciclistica (la LR 8/2013, norma migliorabile ma dalla quale occorre partire), e finanziato il percorso ciclabile costiero con il progetto Bike to Coast. Ma c'è ancora molto da fare e il CAMS si rivolge anche al neo governatore della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, chiedendogli di farsi promotore, in conferenza Stato-Regioni, delle richieste delle associazioni. D'altra parte proprio il governatore D'Alfonso ha dichiarato, qualche giorno fa, che l'Abruzzo deve diventare una regione di eccellenza per il cicloturismo, seguendo l'esempio del Trentino Alto Adige, le cui piste ciclabili portano, annualmente, un indotto di oltre 50 milioni di euro, derivante dai turismi in bicicletta. Il segnale è stato lanciato, tocca, adesso, alle istituzioni, raccoglierlo.   bici