Ragazzi, insegnanti, oggi è il giorno del ritorno nelle vostre scuole, un momento atteso che ha con se tante componenti, prime tra tutte l'entusiasmo per la ripresa delle attività, per l'incontro con amici e colleghi, per il ritorno al quotidiano che appartiene a ciascuno, ma anche l’apprensione per quella sorta di incertezza che è propria di ogni nuovo inizio tale da generare un’instabile inquietudine.

Oggi, ancor più di ieri, queste sensazioni, emozioni sono molto presenti poichè torniamo ad aprire porte che ci auguriamo di non dover chiudere al verificarsi di eventi indipendenti, purtroppo, dalle volontà di tutti.

Rimane prioritario adottare la regola della prudenza che consentirà, certamente, di continuare a stare insieme, condividendo l’impegno per lo studio e gli interessi che delineano il percorso prescelto. 

In questa giornata così speciale per tutti voi sento di condividerne gioia ed apprensione, con la volontà di rivolgervi un caloroso augurio pieno di speranza, privo di apprensione. 

La vitalità con cui voi ragazzi riempite non solo le aule, ma anche le vie e le piazze della città, è un bellissimo stimolo che ci riempie di entusiasmo; il senso del dovere col quale voi insegnanti vi accingete a ripartire dopo le note incognite di un trascorso molto vicino, è per noi un insegnamento da fare proprio. 

Così, da un lato voglio sollecitarvi a dare sempre di più con  l'obiettivo dell'appagamento personale e collettivo, dall'altro vi esorto a fare la vostra parte affinché si possa tornare alla normalità delle abitudini, degli usi e delle relazioni che abbiamo amato e che albergano nel nostro cuore, irremovibili.

Imparate sempre prima con il cuore che con la testa, perché tutto ciò che apprenderete è un dono, un dono da trasferire a chi incrocerete nella vostra vita: grazie all’esplosione gioiosa di conoscenza circolare che appartiene alla scuola, si cresce insieme come persone e come comunità.

Vivete quotidianamente la scuola con lo sguardo proiettato sempre avanti e verso l’altro, ma con le mani tese sempre indietro pronte ad aiutare chi ha bisogno, chi è in difficoltà, chi si sente solo perché la scuola ci insegna la solidarietà, l’uguaglianza che cancella la normalità ed esalta la meraviglia delle diversità.

Vogliate sempre bene ai vostri insegnanti soprattutto quando vi sembrerà più difficile farlo, perché sarà proprio in quel momento che vi staranno più vicini, quale punto di riferimento per tutta la vita. 

Il mio augurio che vi trasferisco infine con tutto il cuore voglio abbinarlo ad un invito che vi estendo con piena ragionevolezza: l’esortazione è vivere intensamente l'anno scolastico in avvio, lasciandoci coinvolgere ed apportando tutta la passione di cui siete capaci; al contempo vi invito ad essere e sentirvi protagonisti del grande impegno di sconfiggere la pandemia, che non possiamo né dobbiamo delegare ad altri, perché ognuno è chiamato, con i comportamenti, le scelte, la responsabilità, a un compito il cui esito tocca ciascuno e tutti.

Buon anno scolastico, buona vita, vi abbraccio

Il Sindaco di Teramo

Gianguido D'Alberto